Come cucinare il lupo mi capitò per caso fra le mani, qualche tempo fa. Stavo andando dal dentista ed ero stata attirata da una libreria nei pressi (per me le librerie sono delle calamite irresistibili); ovviamente sono rimasta subito colpita dal titolo.
Che razza di libro da consigli su Come cucinare il lupo? Dovevo saperne di più. Il contenuto m’intrigò anche più del titolo. Cucinare in un tempo da lupi…ovvero in tempi di penuria o in tempi di guerre e comunque restrizioni.
Chi è il lupo di cui parla Mary Frances Kennedy Fisher? E’ lo spauracchio della guerra, è lo spettro della fame, la carenza di soldi per cui ci si deve ingegnare per trarre il massimo da tutto ciò che si ha a disposizione, comprese le poche risorse che si devono metter via…e anche cosa fare quando queste mancano.
Come cucinare il lupo di M.F.K. Fisher
Come cucinare il lupo arrivò in stampa nel 1942 e successivamente, nel corso delle ristampe, fu modificato dall’autrice stessa che vi aggiunse commenti ed annotazioni.
Nel primo Mary Fisher ragiona sulle diete e sulle discussioni che si fanno attorno alla necessitò di fare cinque pasti al giorno, equilibrati. In realtà, come lei evidenza, non tutti sentono l’esigenza di fare tutti questi pasti c’è chi si trova meglio mangiando di meno e chi mangiando di più, ognuno in pratica dovrebbe seguire se stesso e i suoi bisogni (concetto che ho ritrovato anche nel libro Se segui la luna tutto è permesso di Johanna Paungger e Thomas Poppe).
Seguono vari capitoli in cui la Fisher consiglia ricette semplici, e anche di sopravvivenza, approfondisce questioni come il quanto e come mangiare ma da anche consigli di natura pratica su come risparmiare in casa e usare le poche risorse che si hanno. L’autrice approfondisce piatti risaputi e rivisitati, da spunti ed idee ed in ogni capitolo si occupa dei principali ingredienti economici e non, dalla carne alle uova, compreso qualche piatto “finto” (questa pratica dei piatti finti la ritroviamo anche nei libri di Simonetta Agnello Hornby).
Come cucinare il lupo: recensione
La parte più sorprendente da scoprire di questo libro, è stata l’incredibile dose d’ironia con cui la Fisher commenta, si autocommenta anche a distanza di anni, ed intermezza il suo parlare di cibo, privazioni e tutto ciò che concerne l’avere “il lupo fuori dalla porta”.
E’ vero la cucina è il perno del libro, ma non chiamatelo ricettario per carità! E’ più un manueletto di sopravvivenza per chi ha pochi mezzi, abbastanza fantasia e deve tirare a campare. Mi sono piaciute soprattutto queste parti del libro, in cui la Fisher da piccoli consigli su come risparmiare su questo e quello, il suo riflettere sul nostro modo di mangiare, sul fatto che non tutti abbiamo le stesse esigenze e sul nostro affidare il modo di alimentarci a “riviste” ed “esperti”.
Come cucinare il lupo è un libro che vi consiglio vivamente di leggere!