Acqua di cactus, dopo l’acqua di cocco ecco un’altra acqua che farà molto parlare di sè.
Non stiamo parlando di una pianta grassa qualsiasi ma parliamo del fico d’India e non basta inciderne le foglie perché l’acqua si trova nel tessuto spugnoso. Quindi? Va pressato e lavorato per estrarne l’acqua (che da più o meno di kiwi).
Acqua di cactus: coda contiene
Ecco cosa contiene:
- vitamina A e C,
- sali minerali magnesio, ferro, calcio
- Omega 3
- acido taurino, antiossidanti
- amminoacidi
- elettroliti
Ecco le proprietà dell’acqua di cactus:
- blocca le scariche di diarrea ed aiuta a reintegra i liquidi persi (ottima annche contro influenza, vomito, afa e in caso di sbronza)
- migliora le prestazioni sportive e la concentrazione per via dell’acido taurino
- protegge il cuore ed il sistema cardio vascolare
- previene i danni dei radicali liberi, quindi è antiossidante
- migliora il tono muscolare e dell’umore grazie al magnesio
- abbassa gli zuccheri nel sangue, pertanto è consigliato a chi soffre di glicemia alta
- idrata la pelle ed i tessuti organici
- stimola la risposta immunitaria
- combatte la ritenzione idrica perchè aiuta ad espellere l’acqua in eccesso
- depurativa perchè aiuta il corpo ad espellere le tossine
Non contiene calorie e non causa ipercolesterolemia perché contiene solo grassi buoni.
Acqua di cactus: quando berla
L’acqua di cactus si può bere per migliorare la prestazione sportiva e preservare la salute muscolare, al posto del tè in caso di diarrea o dopo le scariche per reintegrare i sali minerali, in caso di disidratazione, influenza e colpo di calore, per alleggerire i beveroni alcolici e dopo una sbronza per riprendersi. D’estate non solo contro i colpi di calore ma anche contro l’afa o se ci si sente giù, in caso di gonfiore e ristagno dei liquidi o per le giornate detox.
L’avete già sentita nominare o provata? Vi sembra che abbia delle buone proprietà o è una nuova moda passeggera?