Categoria: A Mente Libera

  • Come difendersi dai fulmini

    Come difendersi dai fulmini

    Come difendersi dai fulmini: piccola guida per evitare incontri “elettrizzanti”. Sicuramente avrete visto che il maltempo sta imperversando in alcune zone d’Italia, ma in realtà i temporali estivi possono verificarsi un po’ ovunque. E’ importante sapersi difendere dai fulmini, molti credono di sapere come farlo ma ci sono ancora tanti incidenti in proposito.

    Come difendersi dai fulmini

    fulmini

    Se si è in casa:

    – tenersi lontani dalle finestre e dai caminetti

    – non toccare i rubinetti dell’acqua

    – staccare tutti i dispositivi elettrici, isolare le prese di corrente

    – non usate elettrodomestici

    – tenete spenta la tv

    – chiudere le finestre e tenersi lontani dai muri

    – se si sta facendo il bagno uscire subito dalla vasca o dalla doccia

    Se si è all’esterno:

    gli alberi e i fulmini

    – non sostare sotto gli alberi che attirano i fulmini

    – uscire subito dall’acqua se si è in mare e abbandonare velocemente la spiaggia

    – restare in auto

    – se si è in barca restare sotto coperta

    – allontanarsi da tutto ciò che è metallico

    Regole fondamentali:

    • togliersi di dosso tutti gli oggetti metallici
    • se non c’è riparo assumere la posizione di sicurezza sedendosi o accucciandosi con ginocchia e piedi uniti, tendendo la testa tra le ginocchia in modo da diminuire il più possibile i punti di contatto con il terreno
    • se l’ombrello ha una punta metallica chiuderlo e metterlo via
    • se si è in gruppo sparpagliarsi, non tenersi per mano e non stare vicini se il fulmine colpisce si propaga
    • non utilizzare i telefoni
    • anche se i fulmini sono cessati attendere mezz’ora prima di uscire

    E’ bene ricordarsi che in casa vanno installati dei parafulmini e che anche se si ritiene di avere una bassa percentuale di essere colpiti da un fulmine può succedere ugualmente, quindi è meglio ricordarsi sempre le norme da rispettare per non essere esposti inutilmente al pericolo.

     

  • Aleurodidi rimedi naturali per tenerli lontani dalle piante

    Aleurodidi rimedi naturali per tenerli lontani dalle piante

    Aleurodidi rimedi naturali per allontanarli da piante ed ortaggi. Chi ama le piante e chi cura l’orto li conosce: si tratta dei moscerini bianchi.

     

    Della specie dei Trialeurodes vaporariorum, gli aleurodidi intaccano la pianta, la indeboliscono e causano la perdita delle foglie.

    Aleurodidi rimedi naturali: domande e risposte

    Aleurodidi rimedi naturali: domande e risposte

    • Di cosa si nutrono i moscerini bianchi? Della linfa delle piante
    • Come si trovano? Solitamente si annidano nella pagina inferiore delle foglie
    • Attaccano solo gli orti? No, possono attaccare anche le piante ornamentali (vedi sotto).
    • Gli aleurodidi vivono molto? No, ma si riproducono velocemente e spesso (fino a 200 uova per volta)
    • Quai sono le piante preferite dei moscerini bianchi? Solanacee spontanee, begonia, dalia, surfinia, fucsie, gerani, ciclamino, stelle di natale. Può intaccare anche le piante di limoni, le leguminose, le curcubitacee ed il tabacco.
    • Come si possono prevenire? Prima di iniziare una coltivazione distruggere tutte le solanacee e pulire bene il terreno, rimuovendo tutte le piante infestatrici e residui di pregresse coltivazioni.
    • Come si riconosce una pianta sotto attacco? Le foglie ingialliscono e cadono, la pianta appare debole.

    Aleurodidi rimedi naturali per tenerli lontani

    Fra i rimedi naturali da utilizzare contro i moscerini bianchi troviamo:

    Aleurodidi rimedi naturali per tenerli lontani

    • Imenottero Encarsia formosa o tricolor, da liberare in gran numero nelle serre, si possono acquistare come pupe per poi allevarle. Anche la vespa predatrice è un’ottima alleata;
    • aglio, ebbene sì, questi insetti detestano l’odore dell’aglio, può esser utile quindi spargerlo in polvere o nebulizzare sugli ortaggi una tisana dello stesso. Il decotto di acqua e aglio va utilizzato anche per debellare le larve, pazientemente occorre lavare ogni foglia con la tisana all’aglio;
    • periteto, sostanza estratta dalle margherite, si acquista nei consorzi o nei negozi specializzati;
    • Beauveria bassiana e di Verticillium lecanii, batteri che intaccano le uova e che si comprano nei negozi specializzati;
    • peperoncino, si tratta di un buon rimedio, nebulizzarlo sulle piante aiuta a contrastare i moscerini bianchi;
    • lecitina di soia, 50 gr ogni 10lt di acqua, nebulizzare sulle piante;

    In alternativa si possono provare le trappole cromotropiche, ovvero dei nastri cosparsi di un collante che imprigiona i moscerini bianchi quando si appoggiano su di essi.

     

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  • Cambiare vita: 3 cose che ti faranno riflettere

    Cambiare vita: 3 cose che ti faranno riflettere

    Cambiare vita è possibile? Ma soprattutto cosa vuol dire?

    Cambiare vita

    Significa che se la tua vita così com’è non ti piace, se sei sempre in ansia, se attacchi di panico, se tutto comincia a starti stretto e quello che vorresti è qualcosa di diverso…allora è tempo di cambiare vita.

    Cambiare non è facile, non è un qualcosa che avviene dall’oggi al domani, ma ci sono dei piccoli passi che occorre iniziare ad assimilare e mettere in pratica, per cambiare il nostro modo di vedere, sentire, percepire e dunque vivere la vita.

    Di seguito inizia con 3 passi che mi hanno aiutata a vivere meglio e a dare un nuovo significato alla vita.

    Cambiare vita: 1 STEP – ciò di cui non hai bisogno

    Ok, lo ammetto ho iniziato per caso. Stavo scrivendo la recensione su un libro che parlava di minimalismo, di riordino, di eliminare fisicamente il superfluo. Ho provato una volta: una cretinata, nessun giovamento. Tecnica sbagliata? Forse.

    Ho sempre invidiato coloro che potrebbero traslocarsi infilando le loro cose in due scatoloni, a me non ne sarebbero bastati una ventina di quelli formato famiglia! La mia vita in una valigia…impossibile.

    Cambiare vita- 3 cose che ti faranno riflettere

    Poi arriva l’ansia, arriva il sentire che non ce la fai, arriva il “oddio cos’è tutto questo affollamento?”. Una cosa che ho sempre detestato di me è il disordine: come cavolo fanno gli altri? Ho iniziato ad intuire la realtà: troppe cose, superflue. No, non sono un’accumulatrice ma certe cose non riesci proprio a buttarle via…solo che, a conti fatti, non ti servono a nulla.

    Si chiama sgombero: l’arte di liberarti di ciò di cui non hai bisogno.

    Ho cominciato a selezionare i miei oggetti: questo da quanto non lo uso? Questo mi serve sul serio? Questo da quanto tempo non lo vedevo?

    E sapete una cosa? Buttare, vendere e regalare ciò che non serve è davvero salutare. Mi sento più libera, meno ansiosa e perdo meno tempo a cercare/pulire/riordinare. Ok, sono ancora lungi dal racchiudere le mie cose in una valigia e forse non ci riuscirò davvero ma mi sento meglio.

    Cambiare vita: 2 STEP – il perdono

    Cambiare vita- 2 STEP – il perdono

    Sicuramente nella vostra vita, come nella mia, ci sono state delle persone che vi hanno fatto soffrire o che avete fatto soffrire. Perdonare è un passo per migliorare la propria vita. Non è un favore che facciamo all’altra persona ma a noi stessi.

    Quando portiamo rancore, inevitabilmente soffriamo, ci assale la rabbia e stiamo male, se invece impariamo a perdonare e dimenticare, tutto ci scivolerà di dosso, riusciremo a condurre la nostra vita senza più sentire quel brutto sentimento di rabbia e dolore che ci avvelena l’anima. Perdonare significa riconoscere che noi sbagliamo in quanto esseri umani ed anche gli altri sbagliano in quanto esseri umani.

    Cambiare vita: 3 STEP – il giudizio degli altri

    Gli altri sono il nostro specchio: in loro vediamo riflessa la nostra immagine e ciò aiuta a formare l’immagine che noi abbiamo si noi stessi. Gli altri inevitabilmente troveranno in noi dei difetti, anche pregi, ma sopratutto qualcosa che non va abbassando la nostra autostima. Ma ciò che conta davvero: è ciò che noi pensiamo di noi stessi. Gli altri ci troveranno sempre: troppo tristi/ottimisti/allegri/pessimisti, troppo grassi/magri/fisicati, troppo attivi/catatonici/irritanti e via dicendo, questo perché ognuno di noi ha dei filtri che modificano la percezione della realtà, ecco perché il giudizio degli altri è sfalsato. Dobbiamo guardarci allo specchio e non giudicarci ma essere onesti con noi stessi, esaltare i nostri lati positivi e cercare di cambiare ciò che di noi non ci piace.

    Questa è l’arte di cambiare vita signori.

    Alla prossima puntata.

     

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  • Come non distrarsi sul lavoro e tecnica del pomodoro

    Come non distrarsi sul lavoro e tecnica del pomodoro

    Come non distrarsi sul lavoro? Bella domanda, quando poi si lavora da casa no è tanto semplice. E la tecnica del pomodoro, la conosci?

    Come non distrarsi sul lavoro: concentrazione al massimo

    Come non distrarsi sul lavoro e tecnica del pomodoro

    Ecco il problema, rimanere concentrati. Come si fa?

    1. Respirare:inizia tutto con un piccolo esercizio, concentrarsi sul proprio respiro, quanto ci mette la vostra mente ad andarsene a zonzo? Ritornate concentrati sul respiro e cercate di rimanerci il più a lungo possibile.
    2. Staccare internet:se non è strettamente indispensabile staccate internet onde evitare le varie tentazioni.
      Una cosa per volta: fare più cose insieme aumenta la distrazione, meglio farne una e farla bene.
    3. Fare le liste: la sera prima di dormire fare una lista delle cose che si vorrebbero fare e di quelle che si possono concretamente fare, il giorno dopo concentrarsi sulla seconda.
    4. Le pause:come vedremo con la tecnica del pomodoro le pause sono fondamentali.

    Come non distrarsi sul lavoro: aiuto dalle app

    Un piccolo aiuto ci viene dalla tecnologia.
    Ci sono estensioni per Chrome come Stayfocusd che determinano un limite di tempo determinati siti, dopo non ci si può più collegare.
    Rescuetime serve invece ad avere un tracciato delle attività su internet…quanto tempo avete perso?
    Do not Disturb utile per Android e Chorme, i segnali invasivi, squilli, messaggi etc vengono resi silenziosi. Nessuna distrazione.

    Come non distrarsi sul lavoro: la tecnica del pomodoro

    Chi non ha a casa un timer a forma di pomodoro? Se non ce l’avete è ora di comprarne uno.
    Questa tecnica nasce da una scommessa: posso fare qualcosa per 10 minuti senza distrarmi? E per 20? E per 25?

    Come non distrarsi sul lavoro
    Ed ecco la tecnica del pomodoro:

    1. impostare il timer a 25 minuti
    2. fare ciò che si sta facendo fino al suono del timer
    3. concedersi 5 minuti di distrazione
    4. reimpostare il pomodoro
    5. dopo 4 pomodori prendersi 30 minuti di pausa.

    Non male vero?
    Va ricordato che il pomodoro è un mezzo, quindi niente collezionare pomodori, è finire ciò che si sta facendo che c’interessa.
    Non desistere se all’inizio non riesce a completare tutto il pomodoro.
    Quando il pomodoro suona c’è la pausa, non “un altro minuto e poi smetto”, no pausa time, stop.
    Nelle pause dei 5 minuti bere qualcosa di fresco, sgranchire le gambe ma evitare social, telefono e email meglio lasciare queste cose per i 30 minuti o per la fine del lavoro.

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  • La Nave e i Tour di Costa fascinosa

    La Nave e i Tour di Costa fascinosa

    La Nave e i Tour di Costa fascinosa: Quando giunge il momento di organizzare una vacanza spesso si rimane a corto di idee. Per provare sensazioni diverse e uscire dai soliti schemi, un’esperienza unica ed emozionante potrebbe essere una crociera. Quale soluzione migliore che partire a bordo della Costa Fascinosa, scegliendo uno tra i tanti favolosi itinerari proposti da Costa Crociere.

    Costa fascinosa: molto di più di una semplice nave da crociera.

    costa fascinosa
    È l’ormai lontano 2012 quando la Costa Fascinosa entra in servizio. Si tratta della quindicesima nave che compone la flotta di Costa Crociere. È una delle più grandi navi mercantili della marina italiana con i suoi 290 metri di lunghezza, 13 ponti e 3800 ospiti che possono alloggiare al suo interno. La Costa Fascinosa è nata per soddisfare le necessità di chiunque: single, coppie, bambini di tutte le età e persone molto più mature, potranno godere di servizi e divertimenti appositamente pensati per i loro gusti. Gli ospiti particolarmente attivi e amanti dello sport che affrontano per la prima volta una crociera, hanno spesso il timore di essere costretti ad un periodo di sedentarietà forzata. In realtà è esattamente l’opposto.
    La nave è dotata di 4 piscine tradizionali (una con copertura semovente) e di altre 5 piscine con idromassaggio. Per gli appassionati del jogging è stato realizzato un percorso attorno alla nave per allenarsi in assoluta tranquillità. A tutto questo c’è da aggiungere un campo polisportivo perfettamente attrezzato dove sfogare l’irrefrenabile voglia di sport. Anche i golfisti più incalliti non rimarranno delusi, avendo la possibilità di divertirsi provando un super tecnologico simulatore.
    Piscina Costa fascinosa
    Un meraviglioso parco acquatico situato nel centro delle nave, è stato pensato per chi viaggia con la famiglia e garantire lo svago di grandi e bambini. Mentre i figli giocheranno tra gli scivoli d’acqua, i genitori si potranno rilassare nel centro benessere Samsara: due piani per un’estensione totale di 6000 metri quadri, dove avvalersi di una palestra, terme, saune, bagno turco, sale trattamenti, solarium, piscina per la talassoterapia e un ristorante. Quando giunge la sera dopo aver magari passato l’intera giornata sulla terra ferma a visitare le bellezze locali, arriva il momento di un meritato riposo. C’è solo l’imbarazzo della scelta per decidere dove degustare un’ottima cena, magari preceduta da un aperitivo con il tramonto sull’oceano a fare da panorama. A disposizione degli ospiti ci sono 13 bar e 5 ristoranti per rispondere a tutte le esigenze. Dalla pizza 100% made in Italy, all’hamburger, per passare ad una cucina stellata con menù creati da rinomati chef: impossibile non trovare ciò che più soddisfa le proprie voglie. Il dopo cena lascia spazio a innumerevoli divertimenti: c’è chi decide di coricarsi in cabina e chi vuole scatenarsi in discoteca fino alle prime luci dell’alba. Per un passatempo meno movimentato si può decidere di assistere ad uno spettacolo teatrale oppure vivere l’incredibile esperienza del cinema 4D.

    Crociere nel Mediterraneo o un tour transoceanico: con Costa Fascinosa tutto è possibile

    Quando si decide di organizzare una crociera il primo aspetto da valutare è la zona che si intende visitare. Anche da questo punto di vista la Costa Fascinosa offre una grande varietà di possibilità. Chi desidera una meta non troppo distante e una crociera al massimo di 7/8 giorni, trova nelle destinazioni del mar Mediterraneo delle soluzioni ideali.
    ibiza tour costa fascinosa
    A seconda dell’itinerario c’è la possibilità di partenze da Savona, Napoli, Catania e Palermo. Durante il viaggio si toccheranno porti come Marsiglia, Barcellona e ritornando verso Italia, in alcuni casi è previsto il passaggio e la sosta in una delle isole Baleari. Per gli amanti dei lunghi viaggi per mare (19 giorni e 18 notti di navigazione) la Costa Fascinosa organizza un tour con partenza da Savona e destinazione le coste di Brasile e Argentina. Dopo una o due soste in città costiere spagnole (solitamente Barcellona e Malaga) il viaggio prosegue oltre lo stretto di Gibilterra. Una fermata intermedia è prevista a Tenerife per poi navigare in pieno oceano Atlantico fino a raggiungere le città brasiliane di Recife, Salvador di Bahia e Rio de Janeiro. La meta finale è l’incantevole capitale dell’Argentina Buenos Aires. Per avere maggiori informazioni basta visitare il sito di Coste Crociere e verificare, per il periodo scelto, quali siano le destinazioni disponibili.
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  • La Storia di Sant’Agata

    La Storia di Sant’Agata

    La Storia di Sant’Agata: Il culto di S. Agata è uno dei più antichi della storia cristiana ed è riconosciuto anche dalla Chiesa Ortodossa.

    Secondo le ricostruzioni storiche Sant’Agata era una giovane che visse all’inizio del III secolo durante il proconsolato di Quinziano.

    La Storia di Sant'Agata
    Le sue origini erano nobili. Le fonti narrano che proveniva da una ricca famiglia di fede cristiana, che abitava in Sicilia, probabilmente a Catania o nelle vicinanze.
    Dal “Passio Sanctae Agathae” sappiamo che suo padre si chiamava Rao e la madre Apolla, ed erano proprietari terreni e di case nella prospera provincia di Catania.
    La Sicilia come del resto le altre Provincie romane erano scenari di persecuzioni contro i fedeli cristiani.
    Agata si avvicinò alla fede intorno ai 15 anni, quando venne consacrata dal vescovo locale che gli impose di vestire il velo rosso, tipico delle vergine consacrate dell’epoca. Da alcuni dipinti storici appare raffigurata con la tunica lunga e la stola a tracolla, abbigliamento tipico delle diaconesse, che prefigura un impegno totale nel culto di Cristo.
    Secondo la tradizione godeva di una rara e stupefacente bellezza, tanto da attirare l’attenzione dello stesso proconsole Quinziano, che sulla base dell’editto di persecuzione dell’imperatore Decio, la fece portare a forza nella sua dimora, il palazzo Pretonio, con l’accusa di vilipendio alla religione di Stato.
    Qui si incrociano numerose storie popolari che la vedono fuggiasca nei luoghi poi diventati di culto, ma alla fine comunque è certo che venne fermata ed arrestata.
    L’editto era stato proclamato al fine di contenere il diffondersi del cristianesimo e prevedeva la ricerca e la tortura dei cristiani al fine di convertirli ai culti pagani.
    Giunta lì provò in ogni modo a sedurla senza riuscire nella sua impresa. Secondo la leggenda vedendo i suoi tentativi di seduzione vani, la affidò ad una cortigiana di facili costumi chiamata Afrodisia. Il suo compito era quello di rieducare la ragazza facendola partecipare alla viziosa vita di corte fatta di festini, banchetti e divertimenti immorali al fine di condurla in tentazione, rinunciando alla sua verginità consacrata a Dio. Vedendo ogni sforzo vano, Afrodisia riconsegnò la giovane a Quinziano sottolineando la sua fermezza e la sua testardaggine nel percorso intrapreso di vergine consacrata.
    Per tale motivo la punì aprendo contro di lei un duro processo in cui venne varie volte interrogata e torturata.

    Le fonti raccontano

    Che Sant’Agata si presentò al processo vestita da schiava e venne schernita per questo poiché proveniva da una famiglia nobile. La sua risposta fu epica e ribadiva con fermezza la sua volontà di essere la schiava del Padre Eterno.
    Da lì iniziò una lunga serie di soprusi e torture che la videro protagonista. Le stirarono le membra, la lacerarono con pettini di ferro, scottandola con lamine incandescenti. Questi atti osceni non la piegarono, ma al contrario sembravano rinforzassero la sua fede.
    La Storia di Sant'Agata tortureL’atto più crudele fu quello di farle strappare i seni con delle tenaglie. Nelle sue rappresentazioni spesso la santa viene raffigurata con i seni sopra ad un piatto e con delle tenaglie.
    La stessa notte del crudele gesto, ferita e dolorante nella sua cella, mentre pregava ebbe in visione S. Pietro apostolo che le veniva incontro con un bambino con una lanterna. Improvvisamente i suoi seni guarirono ed il dolore cessò.
    Il giorno seguente osservando il miracolo, il proconsole le chiese come fosse possibile tutto ciò e lei rispose che era grazie a Cristo.
    Al culmine della collera quindi, Quinziano la condannò ad essere arsa viva su un letto di carboni ardenti con punte e lamine infuocate. Al momento dell’esecuzione mentre si trovava sulla pila ardente, un forte terremoto scosse la terra e per questo motivo il proconsole la fece liberare dalle fiamme.
    Mentre le sue membra bruciavano, fu il suo velo a non prendere fuoco ed è per questo che ieri come oggi viene considerato tra le reliquie più importanti della cristianità.
    Nella storia sovente i popoli siciliani lo hanno portato ai piedi del vulcano Etna per fermare le colate di lava che minacciavano le case ed i terreni.
    Ustionata ed in fin di vita venne riportata nella sua cella dove morì poche ore dopo, intorno al 251.

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  • Fumare la pipa: istruzioni per l’uso

    Fumare la pipa: istruzioni per l’uso

    Fumare la pipa…esiste ancora qualcuno al giorno d’oggi che lo fa? Ebbene sì.

    Fumare la pipa

    La pipa non è una sigaretta, non è un banale strumento per fumare è un oggetto di ricca tradizione che quasi come il tè ha un suo vero e proprio rituale.

    Si suppone che la pipa sia nata nel 500 a.C. inventata dagli Sciti che probabilmente la usavano per fumare hashish. Il termine pipa risale al XVII secolo e si tratta dello strumento che conosciamo noi per fumare il tabacco, ma che in realtà è l’evoluzione di altri strumenti, simili a tubi, fornelletti, teiere e contenitori cavi utilizzati per fumare oppio oppure per l’appunto hashish. Del resto il tabacco arrivò nel Nuovo mondo solo nel XVI secolo, mentre la pipa in questi luoghi già esisteva.

    Fumare la pipa: istruzioni per l’uso

    Vediamo come fumare la pipa in 4 step.

    1 – Rodaggio

    C’è chi dice che le pipe di oggi non ne hanno bisogno, ma se voi ne avete ereditato una antica forse è il caso di fare una messa a punto. Quindi, tabacco di buona qualità, un po’ di miele sul fondo del fornello per addolcire la prima fumata e magari un bicchierino di un buon cordiale.

    2 – Il tabacco

    Il tabacco non si mette tutto insieme nel fornello, ma lo si mette come il sale, un pizzico per volta. Il primo si comprime, gli altri no, si posano in modo delicato.

    Fumare la pipa- istruzioni per l'uso

    3 – Accendere la pipa

    Per fumare la pipa occorre accenderla, non con i cerini, non con gli accendini ma con fiammiferi di legno che non danno odore al tabacco. La brace deve restare in superficie, quindi ora il tabacco va compresso con il curapipe. Attenzione che il fornello non si scaldi troppo altrimenti la pipa brucerà.

    4 – Come fumare la pipa

    Aspirare adagio, boccate corte ma ritmiche. Sesi aspira con foga e con tirate lunghe si rischia di ustionarsi la bocca. Un buon modo per non bruciarsi è lasciare la cenere nel fornelletto man mano che si forma.

    Fumare la pipa: consigli

    Il tabacco secco non si comprime mentre quello umido sì. Se il tabacco non è finito è meglio gettarlo e non tentare di riaccenderlo. Si usa sempre il curapipe per svuotare e per comprimere il tabacco acceso. La pipa si fuma sempre fredda ed asciutta e la crosta di carbone sul fondo non si rimuove poichè assorbe l’umidità, raffredda ed ammorbidisce il fumo.

     

  • Instagram: come aumentare i tuoi follower

    Instagram: come aumentare i tuoi follower

    Prova a cercare su Google “come aumentare i followers di Instagram”: troverai un’ infinità di contenuti, un’infinita di “La Guida Definitiva”, ma nessuno ti spiegherà realmente le strategie adottate dai più grandi blogger per aumentare i propri followers e soprattutto nessuno ti svelerà le proprie tecniche efficaci.

    Prima cosa, diffida dai programmi online e dai messaggi email che promettono di aumentare in maniera immediata i Follower del tuo profilo Instagram.
    Nel 99% dei casi sei di fronte a delle truffe belle e buone, in quanto utilizzano i dati di accesso del tuo account per lo spam o anche peggio (virus, malware, eccetera..).
    Quindi se hai intenzione di aumentare il tuo “pubblico” su Instagram, devi semplicemente creare un profilo di qualità. Ovviamente non arriverai ai numeri delle celebrità, ma riuscirai comunque a toglierti qualche soddisfazione.

    Come? Ecco la strategia per aumentare i follower di Instagram

     

    1.    Collega il tuo account Instagram a Facebook

    Questo consiglio lo avrai gia sentito, è vero, è scontato ma funziona. Quando connetti i due account i tuoi amici di Facebook ricevono una notifica e probabilmente inizieranno a seguirti.

    2.    Il tema delle tue foto

    Per quanto possibile cerca di mantenere un argomento ricorrente nelle foto che pubblichi.
    Non mischiare le immagini di auto con quelle dei tuoi gattini di casa. Se ti concentrerai su uno dei due temi sicuramente sarai più apprezzato dai tuoi followers e non vedranno l’ora che tu pubblichi una nuova immagine.
    Nel caso volessi comunque pubblicare immagini di altro tipo ti consiglio di creare un altro account Instagram, così da avere anche un’altra cerchia differente di followers.

    3.    La scelta dei filtri

    Ti sembrerà strano, ma ci sono dei particolari filtri che gli utenti apprezzano rispetto ad altri.
    Ecco quelli consigliati: Normal, Earlybird, X-Proll, Hefe, Rise, Valencia, Amaro, Brannan, Lomo-fi, Hudson.
    Il mio consiglio? ricorri all’utilizzo di solo questi filtri.

    4.    Quando postare

    Secondo alcune indagini statistiche, il pomeriggio alle 17 rappresenta il momento di maggiore attività su instagram, in particolar modo il Lunedì, e questo si traduce in una maggiore possibilità di ottenere like e follow se posti una foto. Altri momenti adatti per pubblicare sono il giovedì e venerdì alle 16 ed il sabato alle 14.
    Ovviamente dipende molto anche dall’area geografica. Puoi provare in orari diversi e sperimentare per arrivare a una tua strategia personale.
    Ogni foto ha un periodo di efficacia, ossia il lasso di tempo in cui si verificano più del 50% dei Like e dei commenti e questo periodo è stato calcolato essere di 3 ore.

    Instagram - come aumentare i tuoi follower

    5.    Gli Hashtag

    Quando posti la tua foto ricordati di scegliere accuratamente i tuoi hashtags, vale a dire le parole chiavi che si riferiscono al tema della foto.
    Molti utenti non hanno successo su Instagram perchè tendono a utilizzare hashtag che non sono ricercate dagli utenti, tipo #chefamecheho o #cosebelle, invece che puntare su hashtag più utilizzati, soprattutto in inglese che sono quelli più ricercati al mondo.
    Questi sono i 20 tag più utilizzati di sempre:
    #love #instadaily #instagood #summer #me #instagramhub #tbt #follow #cute #iphoneonly #photooftheday #igdaily #instamood #bestoftheday #iphonesia #picoftheday #igers #girl #tweegram #beautiful.

    6.    Interagisci

    Se vuoi far crescere il numero di persone che ti seguono devi iniziare ad interagire con gli altri utenti!
    Quindi lascia commenti alle foto che ti piacciono. Ogni secondo su Instagram si generano 575 nuovi like, e solo 81 commenti.
    Quindi, se ti impegni a lasciare dei commenti sui profili di altre persone, invece del semplice Like, queste rimarranno maggiormente colpite dal tuo interesse e saranno più motivate a visualizzare il tuo profilo e seguirti.
    Anche un semplice “grazie” a un commento positivo può rendere felici i tuoi followers e coinvolgerli.
    Un altro consiglio: metti molti like sulle foto di altri utenti, in questo modo puoi garantirti ulteriori followers. Statisticamente, ogni 100 likes che lasci su foto di utenti che non segui e non ti seguono, dovresti ottenere in risposta circa 20 likes e 6 nuovi seguaci.

    7.    La qualità delle foto

    Non bisogna essere particolarmente intelligenti per capire che i fotografi professionisti hanno statisticamente più followers degli utenti comuni.
    Delle belle foto infatti hanno più likes e commenti, quindi investi del tempo nel scegliere i soggetti giusti. Spesso non serve essere dei professionisti.
    Non solo belle in termini qualitativi, ma anche per quanto riguarda l’originalità. Se ti limiti a scattare le classiche cose di tutti i giorni, difficilmente qualche utente sarà interessato a seguire i tuoi aggiornamenti. Ma se invece dedichi al tuo profilo alla pubblicazione di determinate foto, allora i Follower aumenteranno.

     

     

     

  • Apparizioni: i luoghi più infestati d’Italia

    Apparizioni: i luoghi più infestati d’Italia

    Apparizioni: ne avete mai avute? Siete mai stati in una casa infestata?

    apparizioni

    Benvenuti al tour dei luoghi più infestati d’Italia: andiamo alla scoperta di case e castelli con presenze spiritiche.

    Apparizioni: i luoghi più infestati d’Italia

    1. Palazzo Vecchio: vi si aggirerebbe il fantasma di Baldaccio ucciso in questo luogo a causa di un complotto;
    2. Torre del diavolo: questo luogo sarebbe abitato dal fantasma di Matelda, vissuta nel lontano 1200. Pare che fosse un’adultera ed un’assassina e per questo fu murata viva nella torre.
    3. La casa rossa di Bindo: pare che vi si riunissero le streghe e che vi siano stato compiuti sacrifici umani.
    4. Maniero di Torriana: famosissimo per via di Azzurrina, bambina albina, i cui capelli furono tinti prendendo tonalità turchine e che scomparve misteriosamente. Non è mai stata trovata ma pare che si manifesti all’interno del castello.
    5. Castello della Rotta a Torino: vi è stato avvistato lo spettro di un cavaliere e quello di un monaco.
    6. Ca’ de Anime: locanda gestita da criminali che derubavano ed uccidevano gli avventori. Gli spiriti delle vittime sarebbero stati avvistati nella dimora. In particolare il fantasma di una donna.
    7. monastero di Santa Radegonda a Milano: anche qui sono state testimoniate le apparizioni di una donna, probabilmente uccisa nel convento.
    8. Villa Foscari di Venezia: pare che vi si aggiri il fantasma della reclusa Elisabetta Dolfin, costretta alla prigione perché troppo spensierata.Villa Foscari di Venezia
    9. Castello Fenis in Valle d’Aosta: qui niente apparizioni ma i turisti riferiscono di passi e strani rumori, che ci siano dei fantasmi?
    10. Scogna Sottana a La Spezia: la casa di un violinista è teatro di un mistero, il giovane musicista sparì e da allora si sospetta che sia una casa infestata.
    11. Trebbo di Reno: in una villa abbandonata si ode spesso il pianto di una bimba. Sembra che vi sia stata murata viva una bambina sensitiva.
    12. Cona, presso Ferrara: in Villa Magnoni vi sarebbe lo spettro di una strega. Alcuni ragazzi fecero incursione e poi morirono in un incidente, l’unico superstite ricorda di aver visto una donna anziana nella casa.

    Raccontateci le vostre storie!

     

     

  • Depurarsi: come farlo e vivere meglio

    Depurarsi: come farlo e vivere meglio

    Sapete come si fa a vivere meglio? Uno dei segreti è depurarsi. Le tossine che noi non vediamo, si accumulano nel nostro organismo e silenziosamente ci danneggiano: pelle spenta, capelli sfibrati, ritenzione idrica, stress e spossatezza.Questi sono solo alcuni segnali che il nostro organismo ci manda.

    Depurarsi- come farlo e vivere meglio

    Come ci si libera dalle tossine? Depurandosi.

    Come depurarsi e vivere meglio

    Cibo e bevande sono il miglior metodo per disintossicare il nostro corpo, ecco qualche esempio:

    • Avena, la mattina o per gli spuntini non è male scegliere l’avena con latte vegetale, frutta fresca o secca. L’avena è ottima per depurare l’intestino e per aiutare il corpo ad espellere i metalli pesanti.
    • Cetriolo, il centrifugato di cetriolo è decisamente salutare per i reni, favorisce la diuresi e quindi la depurazione. Inoltre è ricco di sali minerali.
    • Topinambur, sono grandi alleati dell’intestino aiutano a ripulirlo ed inoltre sono alleati del fegato. Hai mai provato la tisana? Metti un pezzetto di topinambur sbucciato a pulire, dopo 5 minuti che bolle filtri e bevi.
    • Pesche, il frutto per eccellenza della stagione estiva: non solo idrata ma favorisce la diuresi e l’espulsione delle tossine. Anche lattuga, ciliege, mirtilli, pompelmo, melone e anguria svolgono lo stesso lavoro, le ciliegie sono particolarmente indicate contro la cellulite.
    • Carciofi, cardi ed asparagi: sono tutti alleati di fegato e reni, li aiutano nelle loro funzioni e li depurano facilitando quindi la depurazione di tutto il corpo.
    • Cipolle e aglio: il primo per depurare i reni e prevenire infiammazioni alla vescica, il secondo per depurare il sangue. Ok, non sono molto allettanti come tisane ma occorre provare per credere.

    Come depurarsi: piccoli trucchi e consigli

    Come depurarsi- piccoli trucchi e consigli

    • Sudare: certo non è molto piacevole ma aiuta tantissimo l’organismo ad espellere le tossine, non a caso si consiglia proprio la sauna per depurarsi.
    • Acqua tiepida e limone: si beve la mattina a digiuno, appena svegli, senza aggiungere zuccheri. Serve a fare un lavaggio interno del corpo ed oltre a depurare l’organismo dalle scorie, favorisce il metabolismo e rafforza le difese immunitarie.
    • Pediluvi: hai mai pensato che sono un buon metodo per purificarsi? La pianta del piede assorbe moltissimo quindi un pediluvio con bicarbonato o con sale ed erbe e tisane detox aiuta tantissimo a depurarsi.
    • Mangiare crudo: mangiare frutta e verdura crude di stagione, come preferire i legumi alla carne aiuta moltissimo l’organismo a disintossicarsi.
    • Pulizia dell’intestino: è molto importante perché dall’intestino passa la maggior parte dei nutrienti, se vi si accumulano tossine ovviamente ci si sente male. Quindi: scegliere i cibi giusti, fare movimento e qualche clistere ogni tanto (chiedere al medico) non è male.
    • Yoga detox: ebbene sì, ci sono esercizi yoga che aiutano il corpo a depurarsi lo sapevi? Ad esempio il saluto al sole la mattina, e qualche stiramento dolce da eseguire appena svegli sul letto.

    E tu come ti depuri?