Autore: copyPay

  • Carbonara, ricetta romana

    Carbonara, ricetta romana

    Carbonara ricetta romanaVi presentiamo oggi un piatto tipico italiano: la carbonara, ricetta romana ossia quella vera.

    Non c’è piatto più completo che dia soddisfazione quanto questo buon piatto di pasta, è facile da preparare ed il profumo di per sé invita a sedersi a tavola .

    Si tratta di un piatto tipico romana che ha una lunga storia dietro di sé: pare che fosse la pasta che i carbonai si portavano dietro per il pranzo, secondo altre teorie si tratterebbe di un’evoluzione della pasta cacio e ova a cui fu aggiunto il pepe. La carne sarebbe stata aggiunta in un secondo momento, per via degli alleati che portarono con loro il bacon. Attenzione però: Napoli rivendica! Le uova sbattute sarebbero una consuetudine napoletana.

    Quindi chi ha inventato la carbonara? Mistero.

    Carbonara, ricetta romana: ingredienti per 4 persone

    • 5 uova
    • 400 gr di spaghetti alla chitarra
    • 400 gr di guanciale
    • pecorino romano
    • sale
    • pepe

    carbonara ricetta romana preparazioneCarbonara, ricetta romana: preparazione

    Portare a bollore una pentola d’acqua. Quindi prendere il guanciale ed affettarlo in modo sottile, far scaldare il fondo di una padella e farlo rosolare per qualche minuto.

    A parte sbattere le uova con il pepe, un pizzico di sale ed il pecorino romano.

    Quando l’acqua bolle, salarla, versarvi un filo d’olio (per non far incollare la pasta) e versarvi la pasta da cuocere al dente. Quindi scolarla, senza agitare lo scolapasta poiché deve rimanere umida, e versarla nella padella, farla rosolare con il guanciale ed aggiungervi le uova. Abbassare al minimo la fiamma e mescolare finché l’uovo non si rapprendere a seconda del vostro gusto (se siete dei buongustai non lo fate cuocere troppo).

    Si serve ben calda, con pepe e pecorino a disposizione del commensale che ne gradisse dell’altro. Bene abbinarci un vino floreale e corposo.

    No, non ci vanno le cipolle e la panna nella carbonara ricetta romana.

    Curiosità: varianti della carbonara ricetta romana

    La carbonara si è evoluta in tante forme, con i frutti di mare e con le zucchine al posto del guanciale.

     

  • Crociera in barca a vela a Santa Maria di Leuca

    Crociera in barca a vela a Santa Maria di Leuca

    Crociera in barca a vela, ma siete indecisi sulla destinazione?

    Crociera in barca a vela a Santa Maria di LeucaLasciatevi consigliare da noi: Santa Maria di Leuca è la destinazione ideale.

    Immaginate il profumo del mare, la brezza marina che vi sfiora il viso, i riflessi azzurri delle trasparenze dell’acqua e poi cominciate ad intravedere le rocce che custodiscono petali di sabbia bianca che si sfumano nelle tonalità del verde brillante dell’entroterra. Siete arrivati in Salento.

    Siamo proprio a Santa Maria di Leuca.

    Crociera in barca a vela a Santa maria di Leuca

    L’estrema punta della Puglia che si trova fra Punta Meliso e Punta Ristola, la sosta perfetta se state intraprendendo un itinerario fra le coste pugliesi.

    Arrivando dunque in prossimità del promontorio iniziamo a scorgere tratti di costa scoscesa, dalla conformazione rocciosa e dai fondali profondi, l’ideale se siete degli amanti delle immersioni.

    Sbarcati a Santa Maria di Leuca non perdiamo un tour nell’entroterra, alla scoperta delle bellezze culturali. Come il Santuario di Leuca che sorge sui resti di un tempio dedicato a Minerva o il Santuario la Croce Pietrina (da osservare l’intreccio delle chiavi di ferro). Molto interessante è anche la Torre Costiera o Torre Dell’Omo Morto, per via del ritrovamento di resti umani in loco.Torre Costiera

    Quindi meritano anche una visita le antiche ville come: Villa Mellacqua, Villa Sangiovanni, Villa De Francesco, Villa Pia, Villa Daniele, Villa Episcopo e Villa Colosso.

    Fra le bellezze naturali oltre le spiagge citiamo anche la Grotta Porcinara dove possiamo osservare i resti di un tempio dedicato a Zeus. Ed infine il monumento megalitico delle “Centopietre” a Patù con l’annessa Chiesa Bizantina di San Giovanni Battista costruita nel X secolo.

    Prima di salpare concediamoci un piatto di Ciceri e tria (tagliatelle al sugo) o di lasagne ‘ncannulate.

    Vi piace l’idea di una crociera in barca a vela a Santa maria di leuca?

     

     

  • Carta d’identità elettronica: chi può richiederla, come farlo e quanto costa

    Carta d’identità elettronica: chi può richiederla, come farlo e quanto costa

    Carta d’identità elettronica (CIE)  in Italia. E’ una card plastificata simile alla nuova patente o alla tessera sanitaria, contiene i dati della versione cartacea e molto di più.

    La vostra versione cartacea sta per scadere? Potrete richiedere la nuova e pratica carta d’identità, ecco di seguito una semplice guida per richiederla.

    Carta d’identità elettronica: come richiederla

    Carta d’identità elettronica- chi può richiederla, come farlo e quanto costa

    Al momento 200 amministrazioni comunali la rilasciano (da qui potete consultare l’elenco).

    1. Collegarsi al portale del Ministero degli Interni, prenotare l’appuntamento nel comune di residenza e indicare l’indirizzo di consegna della nuova carta
    2. recarsi all’appuntamento muniti di: una fototessera, in formato cartaceo o elettronico su supporto Usb, la tessera sanitaria e la ricevuta di pagamento per l’emissione della Cie.

    Dunque entro 6 giorni la si riceve a casa, non ci si deve nuovamente recare in comune per ritirarla.

    La nuova Carta d’identità elettronica contiene:

    1. i dati aggiornati
    2. il codice fiscale
    3. la foto scannerizzata
    4. l’impronta digitale
    5. il consenso o meno alla donazione degli organi

    Il documento sarà valido a seconda della fascia d’età: da 4 a 18 anni vale per 5 anni, superati i 18 anni, il documento è valido per 10 anni.

    Carta d’identità elettronica: chi può richiederla

    Se avete già rinnovato il cartaceo non sarà possibile richiedere il nuovo documento. Possono farne richiesta: chi la richiede per la prima volta in caso di furto o smarrimento e deterioramento.

    Carta d’identità elettronica: i costi

    Comprensivo di IVA il costo del nuovo documento è di 22 euro (vanno pagati prima di recarsi in comune, tramite bollettino postale).

    Si potrà usare la Carta d’identità elettronica per viaggiare e come normale documento d’identificazione o codice fiscale. Ricordo che chi ha la patente può utilizzare quella come documento d’identificazione ma deve informarsi per quanto riguarda la validità come documento nell’Unione Europea.

    Avete già fatto la vostra richiesta o siete ancora in possesso della versione cartacea?

  • Viaggi con Bambini, cosa portare?

    Viaggi con Bambini, cosa portare?

    Viaggi con Bambini, cosa portare?

    Viaggi con BambiniQuando si organizza un viaggio oppure un weekend fuori con la famiglia e ci sono dei bambini è importante avere cura di portare sempre determinati oggetti o prodotti che sono fondamentali quando si è fuori casa.

    Inoltre è fondamentale valutare anche il tipo di Vacanza ed organizzarsi di conseguenza, per esempio nel caso in cui ci si organizzi per una vacanza in montagna è importante avere a disposizione dei body in caldo cotone e delle copertine in pile, un cappellino ed un lenzuolo per culla da inserire sotto la copertina.

    Mentre se si va in una location di mare, cotone leggero traspirante che aiuta la pelle delicata del bebè a traspirare e non creare problematiche alla cute,Viaggi con Bambini, cosa portare? un cappellino per proteggere la testa dal sole ed una crema solare 50+ da applicare sempre, meglio se fatta con prodotti naturali.

    Oltre ai dettagli che variano in funzione della location, ci sono altri prodotti che vanno portati sempre come le asciugamani e le creme corpo e per l’igiene intima, mai utilizzare prodotti dell’hotel sulla pelle del bambino, altro farmaco che non deve mai mancare nella borsa di una Mamma è l’antistaminico da dare in caso di evenienza, come una puntura di insetto oppure febbre alta, questo è una cosa che non deve mai mancare in una borsa di una Mamma.

     

  • 5 cibi cancerogeni che consumiamo di più

    5 cibi cancerogeni che consumiamo di più

    5 cibi cancerogeni che consumiamo di più: ebbene sì è stato comprovato il legame fra un certo tipo di cibo ed il cancro. I cibi cancerogeni esistono. La maggior parte di essi chiaramente non nasce con proprietà cancerogene ma le sviluppa a seguito soprattutto della cottura sbagliata.

    5 cibi cancerogeni5 cibi cancerogeni che consumiamo di più

    Ecco alcuni cibi la cui cottura o non cottura sviluppa agenti cancerogeni:

    • Le patatine fritte, specie quelle in busta che contengono acrilamide ovvero un composto chimico che tende a svilupparsi quando un alimento viene cotto ad alte temperature. Ciò si deve all’unione di alcuni zuccheri ed un amminoacido che si trova in prevalenza nei prodotti amidacei. L’EFSA, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare ha confermato attraverso i suoi studi la pericolosità dell’elemento.
    • La carne alla brace, purtroppo sì l’amato barbecue è fonte di sostanze che non fanno tanto bene al nostro organismo. Pare infatti che uno studio americano abbia evidenziato che il consumo assiduo di cibo troppo cotto innalzerebbe il rischio di cancro questo avviene perchè la carne cotta rilascia un consistente di composti mutageni che sarebbero le ammine eterocicliche e gli idrocarburi policiclici aromatici che si sviluppano quando il muscolo di animali come manzo, maiale, pesce e pollo vengono cucinati a temperature elevate.
    • Il sale da cucina, incredibile a dirsi ma a quanto pare un consumo eccessivo di sale e prodotti conservati in esso fare salire le probabilità di contrarre un calcinoma allo stomaco. Sarebbe emerso da uno studio condotto dal dipartimento di Medicina predittiva e per la prevenzione dell’Istituto nazionale tumori di Milano.bevande zuccherate che consumiamo
    • Le bevande zuccherate come ben sappiamo contengono dosi elevate di zuccheri ma anche di aspartame ovvero di dolcificante artificiale che indurrebbero un aumento di linfomi e leucemie maligni del rene e tumori maligni dei nervi periferici. Quindi un eccessivo uso di queste bibite può favorire l’insorgenza di tumori.
    • Il riso ecco un alimento insospettabile, pare che questo cereale soprattutto se coltivato in condizioni non ottimali può assorbire grandi quantità di arsenico che è responsabile dell’insorgenza di diversi tumori. In merito si consiglia di sciacquarlo bene e di limitarne il consumo.

    5 cibi cancerogeni: consigli

    In proposito dunque occorre ricordare che in particolare questi ma in generale gli alimenti non vanno esposti a temperature eccessive, occorre nel caso vengano troppo cotti toglierne le parti scure poichè sono le parti che hanno sviluppato le sostanze tossiche cancerogene. I cibi grigliati, fritti o arrostiti devono quindi essere un eccezione non un abitudine specie per i soggetti considerati a rischio, le cotture dei cibi più salutari restano al vapore e nella pentola a pressione. Si consiglia inoltre di limitare il consumo di carne che molto spesso contiene farmaci ed ormoni ed a cui sono correlati diversi casi di tumore che da anni fanno insorgere il dubbio che la carne possa essere fonte di cellule tumorali. Si consiglia invece di consumare molta frutta e verdura.

     

  • Cimici Volano e Puzzano: come Liberarsene

    Cimici Volano e Puzzano: come Liberarsene

    Cimici volano, puzzano e hanno il terribile vizio di annidarsi nel bucato e mordere. Come liberarsene?

    cimice come combatterliPrecisando che non si vuol far del male a questi insetti (e in ogni caso non schiacciateli perché vi appestano casa con un fetore terribile), ci sono dei rimedi naturali con cui si possono allontanare questi antipatici insetti.

    Cimici volano e puzzano: 5 cose da fare

    1. controllare e sbattere bene il bucato prima di riporlo in casa (le cimici fanno la loro comparsa in tempo di vendemmia)
    2. controllare le piante del balcone e di casa perchè sono i luoghi perfetti in cui le cimici instaurano il loro habitat
    3. controllare le verdure e gli ortaggi dell’orto (mais e basilico le attirano)
    4. mettere delle zanzariere alle porte ed alle finestre
    5. sigillare tutti i possibili ingressi e passaggi esterni che consentono l’ingresso delle cimici in casa

    Cimici volano e puzzano: occorrente

    • aglio
    • acqua e sapone
    • farina fossile
    • erba gatta
    • olio di neem
    • ammorbidente

    Cimici volano e puzzano: come liberarseneinsetto cimice

    1. porre degli spicchi di aglio nelle piante per impedire che vi si annidino dentro, oppure preparare una tisana di aglio e quando è fredda spruzzarla sulle piante la sera e sui davanzali;
    2. lavare bene gli spazi esterni con acqua e sapone, non amano molto l’odore del sapone;
    3. farina fossile da spargere all’ingresso della porta e sui davanzali delle finestre
    4. fare uno spruzzino con acqua e olio essenziale di menta piperita, quindi spruzzare negli ingressi e dove tendono a raccogliersi le cimici
    5. erba gatta, da piantare nei vasetti vicino alle finestre ed agli ingressi
    6. preparare spray con acqua e sapone di marsiglia da spruzzare sulle cimici per allontanarle
    7. in uno spruzzino mescolare acqua con olio di neem e spruzzare sulle superfici esterne e gli ingressi per una settimana
    8. usare l’ammorbidente per pulire infissi, davanzali e zanzariere le cimici lo detestano

    Che metodi naturali usate voi per liberarvi delle fastidiose cimici volanti?

     

     

  • La torre nera, il flop del film

    La torre nera, il flop del film

    La torre nera: film molto atteso che però si è rivelato un flop.

    la torre nera film fallisceInutile dire che la saga più nota di King ha riscosso parecchio successo e pertanto i fan si sono precipitati al cinema, ma dopo l’entusiasmo iniziale chi ha visto il film ha rivelato che è una delusione.

    Idris Elba e Matthew McConaughey prestano i volti al pistolero e all’uomo in nero, Nikolaj Arcel li dirige in quella che doveva essere una memorabile trasposizione della saga, però purtroppo con il Re è difficile. Perchè? I suoi libri creano un’atmosfera unica, irripetibile. Con il vecchio IT ci siamo avvicinati, anche con Shining che pure non è ben visto da King ma per il resto davvero niente di memorabile.

    La torre nera: King ci spiega il flop

    «La difficoltà maggiore era fare un film basato su una serie di libri veramente molto lunga. Sono circa 3000 pagine. L’altra cosa è stata la decisione di fare un adattamento PG-13 di libri che sono estremamente violenti e molto espliciti. Questo ha avuto delle conseguenze, anche se devo dire che per me (lo sceneggiatore) Akiva Goldsman ha fatto un gran lavoro nel prendere la parte centrale del libro per trasformarlo in quello che penso sia un buon film. Ora stanno sviluppando una serie tv… vedremo quello che succederà con la torre nera il flop del filmquella. Sarà un reboot totale, quindi bisognerà vedere».

    Queste sono le testuali parole di King che ha così commentato l’insuccesso del film. Effettivamente condensare una saga così densa e lunga era davvero difficile.

    Dopo l’uscita sono iniziate a girare le voci: dissidi, litigi nella produzione, insomma non se ne veniva a capo.

    Esteticamente e dal punto di vista della scelta di condensazione il film fallisce. La sensazione è di una trasposizione frettolosa in cui si cerca di dire il più possibile e lo si fa malamente.

    Anche i personaggi sono privi di nerbo, recitazione apatica e svogliata.

    Che fine ha fatto la torre si domanda chi ha visto il film? Possibile che pur essendo il centro dell’universo non freghi niente a nessuno?

    A chi non ha letto la saga è sconsigliato vedere il film che non spiega un bel niente, a chi è innamorato della saga è sconsigliato vedere il film causa noia.

     

     

  • La ricetta della felicità

    Ecco un quesito eterno: cos’è la felicità? Esiste la ricetta della felicità?

    I soldi rendono felici? Una casa sicura? Un buon lavoro? Una famiglia amorevole? Cos’è per te la felicità?

    la ricetta della felicitàLa ricetta della felicità inventatela tu

    Probabilmente solo ognuno di noi sa cosa ci rende davvero felici. Molto spesso la felicità è un obiettivo che perdiamo di vista: inseguendo un traguardo, cercando di far più soldi, disperandoci per ogni cosa etc… Dovremmo domandarci più spesso cosa ci farebbe davvero felici: un auto nuova? Un partner bellissimo? Un nuovo cellulare? Avere una vita mondana più attiva? Starcene a casa a poltrire? Solo dopo aver risposto a questi quesiti si può iniziare a compilare una ricetta ideale.

    Gli ingredienti della ricetta della felicità

    Amore e comprensione: sono le basi no? Vivere nell’odio, nel rancore, nella solitudine e nella tristezza ci renderà felici? No. Ecco dunque che ci vuole amore: sorridi, parla con le persone, non aver paura di aprirti a loro e circondati di persone positive che ti amino. Anche nei momenti difficili ci vuole pazienza, comprensione e perdono. Per attirare questi elementi, fai il primo passo, parla con tranquillità ed ascolta gli altri, scoprirai più cose di quelle che credevi di sapere.

    Accettare se stessi: secondo ingrediente fondamentale, quali sono le persone più insicure e infelici? Quelle che non si accettano. Non stiamo parlando di accettare tutto ciò che sei, ma di accettare i tuoi limiti ed i tuoi difetti e trarne qualcosa di positivo. Se non ti piaci, cambia! Sottoponiti ad una seduta di make up, ad una dieta, parla con un terapista, smussa i tuoi spigoli e cerca la felicità dentro di te.il rituale della felicità

    Felicità non è dire sempre sì: qualche volta, per esser felici bisogna dire no, fare tutto ciò che si vuole, lasciarsi sempre criticare, lasciare che gli altri ci comandino e ci impongano la loro volontà molto spesso ci spinge nel baratro dell’insoddisfazione e della tristezza. Bisogna anche imparare a dire no ed ad allontanare le persone che ci sfruttano o si prendono gioco di noi.

    La ricetta della felicità: modalità d’uso

    La felicità è un paio di scarpe nuove? Non sempre. Passato il momento di entusiasmo, l’oggetto nuovo diverrà solo un altro oggetto nel mucchio. Comprare qualcosa che ci fa stare bene è ok, ma compriamo qualcosa che duri, qualcosa che ci arricchisca e ci faccia bene.

    Felicità è aiutare gli altri: pensare al prossimo regala una felicità impagabile. Fare del bene, non solo a chi si conosce, ci regala un sorriso e una marcia in più. Provare per credere. La felicità è soprattutto nell’avere legami sereni con le altre persone.

    Felice è chi felice vuol essere: la felicità non è un traguardo impossibile, si può essere felici in qualsiasi momento, anche se non sarà durata perché gli imprevisti capiteranno, momenti di felicitàbisogna godersi appieno quel momento. Il mosaico della felicità è fatto di tanti piccoli tasselli. Prendersi cura di se stessi e vivere appieno la vita pone le basi per i piccoli momenti di felicità.

    La felicità è nella fede? Per chi crede sì, ma non basta pregare per essere felici occorre essere i protagonisti della propria vita chiedendo al Signore la forza. La felicità si può trovare nel matrimonio: ma le cose funzionano se si è in due a volerlo e se non si pretende la luna dal partner. La felicità è un cucciolo, ma questo non è un oggetto dicasi altrettanto per i figli, che sono una grande felicità ma non sono giocattoli.

    Qual è la tua ricetta della felicità?

     

     

  • Cibo per neonati, tutto l’essenziale

    Cibo per neonati, tutto l’essenziale

    Cibo per neonati, tutto l'essenzialePreparare la pappa ad un neonato è sempre qualcosa di complesso, sia per i dubbi che vengono alle Mamme su cosa dare e come prepararlo sia perchè non si sa mai come ottenere la giusta consistenza della pappina e degli altri pasti.

    Cerchiamo di capire innanzitutto cosa occorre e quali sono gli strumenti essenziali per preparare correttamente la pappa ai neonati, in primis occorre uno scalda omogeneizzato per riscaldare in maniera adeguata l’omogeneizzato che sia pesce o carne, poi un kit con piatto in plastica non Cibo per neonatirigida e cucchiaino in silicone per evitare traumi con le gengive del neonato, prodotti fresche di orto per preparare il brodino, ed una pastina in polvere da aggiungere, ed infine una bavetta per non sporcare la camicia della fortuna.

    Con questo kit sarete sempre pronti all’occorrenza a far mangiare in maniera adeguata il vostro piccolo ovunque voi siate, inoltre è di fondamentale importanza lavare ed igienizzare accuratamente tutti gli strumenti dopo aver mangiato, il sistema immunitario dei neonati è molto sensibile e quindi va salvaguardato.

     

  • Le Bellezze di Napoli

    Le Bellezze di Napoli

    Si dice “Vedi Napoli e poi muori”. Forse un motivo ci sarà.

    Le Bellezze di NapoliNapoli è la città dei grandi poeti: basti pensare che proprio a Napoli sono sepolti Virgilio e Giacomo Leopardi. E’ una città ricca di magia e anche di superstizione: la tradizione narra che tra i vicoletti della città si aggira ‘o munaciello e ‘a bella ‘mbriana.

    Napoli è la città di Masaniello, ricordato per aver lottato contro l’arroganza dei potenti.

    E’ da scoprire ogni giorno: ogni pezzo della città ha qualcosa da raccontare. E le cose da raccontare possono essere infinite.napoli città
    Ma assolutamente da non perdere ci sono le bellezze di Napoli che vi faranno perdere la testa:

    Iniziando dalla famosa “Spaccanapoli“, il famoso decumano inferiore che è il polmone del centro antico ma anche una delle più importanti strade della città, riconosciuta come una delle bellezze di Napoli.

    Insieme al Decumano Maggiore e al Decumano Superiore rappresenta il progetto dell’impianto urbanistico che fu progettato in epoca greca. Spaccanapoli divenne famosa sia per i conventi degli ordini religiosi situati in quella zona sia per le case e le ville degli uomini potenti, del Medioevo e dell’Ottocento.

    Palazzo Reale di NapoliTra le bellezze di Napoli, è assolutamente da visitare, il Palazzo Reale di Napoli, che insieme alla Reggia di Capodimonte, la Reggia di Caserta e la Reggia di Portici alle pendici del Vesuvio, rappresenta una delle residenze usate dalla Casa Reale dei Borbone di Napoli durante il Regno delle Due Sicilie. Il Palazzo Reale è situato in Piazza del Plebiscito, anch’essa una delle bellezze di Napoli, ed è circondato da Palazzo Salerno, la Basilica di San Francesco di Paola e il Palazzo della Prefettura.
    Da non perdere, anche il ricco Sottosuolo di Napoli che offre percorsi ricchi di storia. Il sottosuolo, infatti, è attraversato da una rete di cunicoli,Museo del Sottosuolo di Napoli gallerie ed acquedotti, ancora visitabili; da non perdere quindi una delle bellezze di Napoli, quella della Napoli Sotterranea, Museo del Sottosuolo di Napoli, Tunnel Borbonico e le Catacombe di Napoli.
    Infine, ma non ultima, la Cappella di San Severo detta anche chiesa di Santa Maria della Pietà o Pietatella. Essa è tra i Musei più importanti di Napoli ed è situata nelle vicinanze di Piazza San Domenico Maggiore.
    La caratteristica di questa chiesa è che attualmente è sconsacrata ma ospita capolavori come il Cristo Velato, conosciuto per il suo velo marmoreo che si adagia sul Cristo morto.