Autore: copyPay

  • Instagram: come aumentare i tuoi follower

    Instagram: come aumentare i tuoi follower

    Prova a cercare su Google “come aumentare i followers di Instagram”: troverai un’ infinità di contenuti, un’infinita di “La Guida Definitiva”, ma nessuno ti spiegherà realmente le strategie adottate dai più grandi blogger per aumentare i propri followers e soprattutto nessuno ti svelerà le proprie tecniche efficaci.

    Prima cosa, diffida dai programmi online e dai messaggi email che promettono di aumentare in maniera immediata i Follower del tuo profilo Instagram.
    Nel 99% dei casi sei di fronte a delle truffe belle e buone, in quanto utilizzano i dati di accesso del tuo account per lo spam o anche peggio (virus, malware, eccetera..).
    Quindi se hai intenzione di aumentare il tuo “pubblico” su Instagram, devi semplicemente creare un profilo di qualità. Ovviamente non arriverai ai numeri delle celebrità, ma riuscirai comunque a toglierti qualche soddisfazione.

    Come? Ecco la strategia per aumentare i follower di Instagram

     

    1.    Collega il tuo account Instagram a Facebook

    Questo consiglio lo avrai gia sentito, è vero, è scontato ma funziona. Quando connetti i due account i tuoi amici di Facebook ricevono una notifica e probabilmente inizieranno a seguirti.

    2.    Il tema delle tue foto

    Per quanto possibile cerca di mantenere un argomento ricorrente nelle foto che pubblichi.
    Non mischiare le immagini di auto con quelle dei tuoi gattini di casa. Se ti concentrerai su uno dei due temi sicuramente sarai più apprezzato dai tuoi followers e non vedranno l’ora che tu pubblichi una nuova immagine.
    Nel caso volessi comunque pubblicare immagini di altro tipo ti consiglio di creare un altro account Instagram, così da avere anche un’altra cerchia differente di followers.

    3.    La scelta dei filtri

    Ti sembrerà strano, ma ci sono dei particolari filtri che gli utenti apprezzano rispetto ad altri.
    Ecco quelli consigliati: Normal, Earlybird, X-Proll, Hefe, Rise, Valencia, Amaro, Brannan, Lomo-fi, Hudson.
    Il mio consiglio? ricorri all’utilizzo di solo questi filtri.

    4.    Quando postare

    Secondo alcune indagini statistiche, il pomeriggio alle 17 rappresenta il momento di maggiore attività su instagram, in particolar modo il Lunedì, e questo si traduce in una maggiore possibilità di ottenere like e follow se posti una foto. Altri momenti adatti per pubblicare sono il giovedì e venerdì alle 16 ed il sabato alle 14.
    Ovviamente dipende molto anche dall’area geografica. Puoi provare in orari diversi e sperimentare per arrivare a una tua strategia personale.
    Ogni foto ha un periodo di efficacia, ossia il lasso di tempo in cui si verificano più del 50% dei Like e dei commenti e questo periodo è stato calcolato essere di 3 ore.

    Instagram - come aumentare i tuoi follower

    5.    Gli Hashtag

    Quando posti la tua foto ricordati di scegliere accuratamente i tuoi hashtags, vale a dire le parole chiavi che si riferiscono al tema della foto.
    Molti utenti non hanno successo su Instagram perchè tendono a utilizzare hashtag che non sono ricercate dagli utenti, tipo #chefamecheho o #cosebelle, invece che puntare su hashtag più utilizzati, soprattutto in inglese che sono quelli più ricercati al mondo.
    Questi sono i 20 tag più utilizzati di sempre:
    #love #instadaily #instagood #summer #me #instagramhub #tbt #follow #cute #iphoneonly #photooftheday #igdaily #instamood #bestoftheday #iphonesia #picoftheday #igers #girl #tweegram #beautiful.

    6.    Interagisci

    Se vuoi far crescere il numero di persone che ti seguono devi iniziare ad interagire con gli altri utenti!
    Quindi lascia commenti alle foto che ti piacciono. Ogni secondo su Instagram si generano 575 nuovi like, e solo 81 commenti.
    Quindi, se ti impegni a lasciare dei commenti sui profili di altre persone, invece del semplice Like, queste rimarranno maggiormente colpite dal tuo interesse e saranno più motivate a visualizzare il tuo profilo e seguirti.
    Anche un semplice “grazie” a un commento positivo può rendere felici i tuoi followers e coinvolgerli.
    Un altro consiglio: metti molti like sulle foto di altri utenti, in questo modo puoi garantirti ulteriori followers. Statisticamente, ogni 100 likes che lasci su foto di utenti che non segui e non ti seguono, dovresti ottenere in risposta circa 20 likes e 6 nuovi seguaci.

    7.    La qualità delle foto

    Non bisogna essere particolarmente intelligenti per capire che i fotografi professionisti hanno statisticamente più followers degli utenti comuni.
    Delle belle foto infatti hanno più likes e commenti, quindi investi del tempo nel scegliere i soggetti giusti. Spesso non serve essere dei professionisti.
    Non solo belle in termini qualitativi, ma anche per quanto riguarda l’originalità. Se ti limiti a scattare le classiche cose di tutti i giorni, difficilmente qualche utente sarà interessato a seguire i tuoi aggiornamenti. Ma se invece dedichi al tuo profilo alla pubblicazione di determinate foto, allora i Follower aumenteranno.

     

     

     

  • Dove dormire a Positano?

    Dove dormire a Positano?

    Positano è un piccolo Comune della Costiera Amalfitana, nominata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, per la sua immensa bellezza ed unicità.

    positano

    La costiera infatti presenta diversi paesi costruiti sulle rocce che finiscono il loro percorso direttamente in mare, un paesaggio mozzafiato che annovera tra l’altro numerosissimi colori che trasmettono allegria e buonumore.

    Questi comuni inoltre sono costellati di Monumenti Significativi, musei interessanti e spiagge che sembrano piccole bomboniere, vere e proprie cartoline “vive” da ammirare in tutta la loro grande bellezza.

    Altro punto forte di questa zona è certamente la cucina, che presenta piatti ottimi con primi composti da pasta(spesso fatta a mano) con vongole, cozzee frutti di mare, secondi sempre a base di pesce con fritture spettacolari e dolci tipici come la Deliziosa al Limone(altro prodotto locale di ottima qualità), le Sfogliatelle ed altri dolci ancora che sono di una bontà inenarrabile.

    Tra i comuni della Costiera Amalfitana ricordiamo certamente Sorrento,Amalfi, Vietri sul Mare, Atranie Positano, sul quale concentreremo il nostro focus.
    Positanoè un Comune  che fa del turismo la prima risorsa della propria economia, un volano in grado di trascinare un intero paese ed una zona che basa su questo settore, gran parte del proprio prodotto interno lordo.

    Dormire a Positano

    hotel ancora positano

    Sono infatti presenti diverse strutture ricettive per dormire a Positano come Alberghi, Hotel, Bed and Breakfast, Ville, Appartamenti ed altre ancora, in maniera tale da poter soddisfare l’enorme mole di richieste che giungono continuamente.

    Booking.com

    Segnaliamo alcune strutture come ad esempio come l’Hotel Ancora, il Residence Villa Yiara, Albergo California, Villa La Roccia-Arienzo, Hotel Villa Franca.

    Queste strutture sono tutte dotate di ogni tipo di comfort, in grado di rendere il vostro soggiorno piacevole, grazie alle piscine e le tante coccole offerte dagli albergatori del luogo.

    Inoltre quasi tutte le strutture, possono vantare una vista sul mare che regala dei panorami unici da togliere il fiato.

    Positano ospita anche una serie di eventi molto interessanti che richiamano tanti turisti, ad esempio Sfilate di Moda, diversi Campi Estivi, lo Street Food e tanti altri appuntamenti culturali di grande fascino.

    Il clima del luogo e quasi subtropicale con inverni non molto rigidi, a tratti miti, ed estati lunghe, soleggiate e calde, anche se allietate da una brezza marina che ristora gli abitanti ed i numerosi turisti che affollano il paese.

    Grazie a questo clima ed alla bellezza del territorio, Positano è sempre stato un luogo di villeggiatura tra i nomi più celebri del nostro paese, e non solo, comprese le piccolissime frazioni di Montepertuso e Nocelle,che un tempo erano raggiungibili solo a piedi tramite la lunga scalinata situata al centro del paese.

    I monumenti di interesse sono sicuramente le Torri di Avvistamento costruite per controllare le varie incursioni tentate ed effettuate dai Saraceni.

    Il nome del paese pare derivi, secondo alcuni studi e cronache catalane, da Passitano, ossia Borgo del Passo, luogo in cui si transitava, che poi con il tempo si tramutò prima in Pasitanoe poi nell’attuale Positano.

    positano il comune

    Il Comune conta circa 4000 abitanti residenti anche se, grazie al turismo, le presenze che si registrano sono sempre più numerose, con numeri record che si raggiungono nel periodo estivo.

    Positano, come già accennato, è in grado di offrire una serie di strutture ricettive davvero di ottimo livello e qualità caratterizzate, oltre che dall’efficienza, dalla professionalità e grande cortesia del personale che vi opera.

    I colori accesi, i profumi della natura e della cucina tipica del luogo, vi terranno compagnia durante tutto il vostro soggiorno.

     

  • Apparizioni: i luoghi più infestati d’Italia

    Apparizioni: i luoghi più infestati d’Italia

    Apparizioni: ne avete mai avute? Siete mai stati in una casa infestata?

    apparizioni

    Benvenuti al tour dei luoghi più infestati d’Italia: andiamo alla scoperta di case e castelli con presenze spiritiche.

    Apparizioni: i luoghi più infestati d’Italia

    1. Palazzo Vecchio: vi si aggirerebbe il fantasma di Baldaccio ucciso in questo luogo a causa di un complotto;
    2. Torre del diavolo: questo luogo sarebbe abitato dal fantasma di Matelda, vissuta nel lontano 1200. Pare che fosse un’adultera ed un’assassina e per questo fu murata viva nella torre.
    3. La casa rossa di Bindo: pare che vi si riunissero le streghe e che vi siano stato compiuti sacrifici umani.
    4. Maniero di Torriana: famosissimo per via di Azzurrina, bambina albina, i cui capelli furono tinti prendendo tonalità turchine e che scomparve misteriosamente. Non è mai stata trovata ma pare che si manifesti all’interno del castello.
    5. Castello della Rotta a Torino: vi è stato avvistato lo spettro di un cavaliere e quello di un monaco.
    6. Ca’ de Anime: locanda gestita da criminali che derubavano ed uccidevano gli avventori. Gli spiriti delle vittime sarebbero stati avvistati nella dimora. In particolare il fantasma di una donna.
    7. monastero di Santa Radegonda a Milano: anche qui sono state testimoniate le apparizioni di una donna, probabilmente uccisa nel convento.
    8. Villa Foscari di Venezia: pare che vi si aggiri il fantasma della reclusa Elisabetta Dolfin, costretta alla prigione perché troppo spensierata.Villa Foscari di Venezia
    9. Castello Fenis in Valle d’Aosta: qui niente apparizioni ma i turisti riferiscono di passi e strani rumori, che ci siano dei fantasmi?
    10. Scogna Sottana a La Spezia: la casa di un violinista è teatro di un mistero, il giovane musicista sparì e da allora si sospetta che sia una casa infestata.
    11. Trebbo di Reno: in una villa abbandonata si ode spesso il pianto di una bimba. Sembra che vi sia stata murata viva una bambina sensitiva.
    12. Cona, presso Ferrara: in Villa Magnoni vi sarebbe lo spettro di una strega. Alcuni ragazzi fecero incursione e poi morirono in un incidente, l’unico superstite ricorda di aver visto una donna anziana nella casa.

    Raccontateci le vostre storie!

     

     

  • Vacanze in Sicilia: trekking sull’Etna

    Vacanze in Sicilia: trekking sull’Etna

    Vacanze in Sicilia: cosa c’è di meglio di un po’ di buon trekking in montagna? Non pensate alle Alpi, stiamo parlando della Sicilia e del gigante che ribolle nel sottosuolo, ovvero l’Etna. Uno spettacolo affascinante come pochi, il brivido di scalare il gigante addormentato, la vertigine dell’altitudine, non vorresti provare?

    Parco dell'Etna

    Vacanze in Sicilia:che cosa ti serve per fare un po’ di trekking sull’Etna

    1. biglietto aereo per la Sicilia (meglio se un’offerta last minute)
    2. una base d’appoggio (un hotel o un B&B o la casa degli amici vostri)
    3. l’equipaggiamento adatto (mettete in valigia scarpe da trekking, occhiali da sole ed abbigliamento a seconda della stagione)
    4. una guida (chiedete alla vostra agenzia turistica se son previsti dei pacchetti o meno, altrimenti trovate direttamente in loco)
    5. voglia di camminare

    Vacanze in Sicilia: qualche nozione per fare del trekking sull’Etna

    L’Etna è alto 3344 m. ed è percorribile attraverso vari sentieri, il più facile da percorrere è quello del Canalone della Montagnola, durante questo percorso s’incontrano vari luoghi interessanti come la Grotta del Gelo, le Gole dell’Alcantara, il cratere, la Valle del Bove, i paesaggi lunari dei Crateri Silvestri (versante sud), la strada panoramica Mareneve (versante est), le Grotte di Lampone e quella dei Tre Livelli, infine la Grotta delle Palombe. Citiamo a parte, i ruderi del Monastero di S.Nicolò e la sede dell’Ente del Parco, che ospita il museo vulcanologico, mostre e convegni.

    Sono comunque numerosi gli itinerari del Parco dell’Etna e tutti ci consentono di ammirare a pieno la vita, intesa come flora e fauna, che si sviluppa sopra questo colosso addormentato; si possono osservare dunque castagni, pini e ginestre, lupi, cinghiali, daini e caprioli. Il Parco dell’Etna comprende complessivamente circa 59000 ettari ed è suddiviso in fasce, ragion per cui è meglio munirsi di guida.

    Dobbiamo citare, necessariamente, i negozietti dei souvenir che incontrerete: si tratta di piccoli chalet che vendono oggetti caratteristici siciliani, un ottimo momento per acquistare il souvenir delle vostre vacanze in Sicilia.

    Infine, quando vi stancate del trekking potete sempre decidere di fare un tour in fuoristrada oppure un giro in barca a vela per ammirare l’Etna dall’acqua.

    come ragguingere l'etna

    Come raggiungere l’Etna

    Per il versante sud: imboccare la tangenziale di Catania quindi uscire per Gravina e andare avanti lungo la S.P per Nicolosi fino a raggiungere il Rifugio Sapienza – Etna Sud.

    Per il versante nord: imboccare la tangenziale di Catania ed immettersi sulla A18 Catania – Messina, quindi uscire allo svincolo Fiumefreddo e seguire le indicazioni per Linguaglossa, da qui proseguire per Piano Provenzana – Etna Nord.

     

  • Depurarsi: come farlo e vivere meglio

    Depurarsi: come farlo e vivere meglio

    Sapete come si fa a vivere meglio? Uno dei segreti è depurarsi. Le tossine che noi non vediamo, si accumulano nel nostro organismo e silenziosamente ci danneggiano: pelle spenta, capelli sfibrati, ritenzione idrica, stress e spossatezza.Questi sono solo alcuni segnali che il nostro organismo ci manda.

    Depurarsi- come farlo e vivere meglio

    Come ci si libera dalle tossine? Depurandosi.

    Come depurarsi e vivere meglio

    Cibo e bevande sono il miglior metodo per disintossicare il nostro corpo, ecco qualche esempio:

    • Avena, la mattina o per gli spuntini non è male scegliere l’avena con latte vegetale, frutta fresca o secca. L’avena è ottima per depurare l’intestino e per aiutare il corpo ad espellere i metalli pesanti.
    • Cetriolo, il centrifugato di cetriolo è decisamente salutare per i reni, favorisce la diuresi e quindi la depurazione. Inoltre è ricco di sali minerali.
    • Topinambur, sono grandi alleati dell’intestino aiutano a ripulirlo ed inoltre sono alleati del fegato. Hai mai provato la tisana? Metti un pezzetto di topinambur sbucciato a pulire, dopo 5 minuti che bolle filtri e bevi.
    • Pesche, il frutto per eccellenza della stagione estiva: non solo idrata ma favorisce la diuresi e l’espulsione delle tossine. Anche lattuga, ciliege, mirtilli, pompelmo, melone e anguria svolgono lo stesso lavoro, le ciliegie sono particolarmente indicate contro la cellulite.
    • Carciofi, cardi ed asparagi: sono tutti alleati di fegato e reni, li aiutano nelle loro funzioni e li depurano facilitando quindi la depurazione di tutto il corpo.
    • Cipolle e aglio: il primo per depurare i reni e prevenire infiammazioni alla vescica, il secondo per depurare il sangue. Ok, non sono molto allettanti come tisane ma occorre provare per credere.

    Come depurarsi: piccoli trucchi e consigli

    Come depurarsi- piccoli trucchi e consigli

    • Sudare: certo non è molto piacevole ma aiuta tantissimo l’organismo ad espellere le tossine, non a caso si consiglia proprio la sauna per depurarsi.
    • Acqua tiepida e limone: si beve la mattina a digiuno, appena svegli, senza aggiungere zuccheri. Serve a fare un lavaggio interno del corpo ed oltre a depurare l’organismo dalle scorie, favorisce il metabolismo e rafforza le difese immunitarie.
    • Pediluvi: hai mai pensato che sono un buon metodo per purificarsi? La pianta del piede assorbe moltissimo quindi un pediluvio con bicarbonato o con sale ed erbe e tisane detox aiuta tantissimo a depurarsi.
    • Mangiare crudo: mangiare frutta e verdura crude di stagione, come preferire i legumi alla carne aiuta moltissimo l’organismo a disintossicarsi.
    • Pulizia dell’intestino: è molto importante perché dall’intestino passa la maggior parte dei nutrienti, se vi si accumulano tossine ovviamente ci si sente male. Quindi: scegliere i cibi giusti, fare movimento e qualche clistere ogni tanto (chiedere al medico) non è male.
    • Yoga detox: ebbene sì, ci sono esercizi yoga che aiutano il corpo a depurarsi lo sapevi? Ad esempio il saluto al sole la mattina, e qualche stiramento dolce da eseguire appena svegli sul letto.

    E tu come ti depuri?

     

     

  • Città europee: le più belle da visitare

    Città europee: le più belle da visitare

    Città europee:quali sono le più belle da visitare?

    città parigi

    Da sempre l’Europa ha il suo fascino innegabile ed attira un numerose sempre sorprendente di turisti che rimangono affascinanti dalla storia e dall’eleganza di queste città senza tempo che offrono ciascuna sapori, tradizioni e monumenti diversi. Parliamo di città ricche di storia e di cultura che hanno detenuto le sorti dell’Europa, le cui famiglie imperiali hanno inciso il proprio nome nel tempo, i cui usi e costumi hanno condizionato intere epoche, le cui vicissitudini hanno cambiato la storia mondiale.

    Città europee: le più belle da visitare

    Pensiamo a Praga, la capitale della Repubblica Ceca, celebrata come una fra le più belle mete europee nonchè da almeno un migliaio d’anni uno dei più noti centri culturali patria di artisti e letterati. Un’atmosfera quasi magica si respira nelle antiche stradine che l’attraversano.

    Naturalmente Londra la meta di tutti coloro che amano le città europeee cosmopolite, di chi ama la miscela di culture che s’incontrano in un’unica città origine di tendenze, ricca di musei particolari famosissimi pensiamo al British Museum ed al Tate Modern ad esempio, ma anche d’illustri edifici come Buckingham Palace con il suo cambio della guardia. La cucina londinese? Decisamente ricca e sostanziosa ideale per chi non ha mai sperimentato uno stile alimentare da quello mediterraneo ma per una volta vorrebbe provare.

    Come non citare dunque Barcellona,il cuore della Catalogna dalle origini romane in cui si rimane piacevolmente sorpresi dai sapori locali (pensiamo alla paella) ma anche dai monumenti, dalle Ramblas, dai locali, dall’arte e vogliamo mettere il romanticismo di Sant Felip Neri?

    La città romantica per eccellenza è Parigi famosa anche per la moda e l’eleganza. E’ decisamente la meta ideale per voi se amate lo shopping, le grandi firme, ma anche se da tutta la vita sognate di ammirare dal vero opere come la Gioconda, i tesori egizi e le opere città europee- le più belle da visitaredegli impressionisti, nonchè se avete sempre desiderato salire sulla Torre Eiffel o visityare di persona le stanze di Maria Antonietta a Versailles.

    Se vi attirano i luoghi caldi, colorati, particolari in cui respirare il profumo dei mix culturali la meta europea che fa per voi è Lisbona dove Europa e Nord Africa s’incontrano e si fondono dando origine a spettacolari e particolari monumenti nonchè alla nota cucina portoghese i cui profumi raggiungono ogni angolo dell’intricato dedalo di strade che la compone.

    Chiaramente non possiamo esimerci dall’inserire Roma fra le più affascinanti città europee. Roma è un sogno, in ogni angolo si trovano bellissimi ed interessanti monumenti. Ci si va per ammirare il Colosseo ma anche per tirare la moneta nella Fontana di Trevi, mettere la mano nella Bocca della Verità, guardare dal buco della serratura dell’Aventino ma anche assaggiare piatti come la trippa e la coda alla vaccinara.

     

  • Cous cous con verdure

    Cous cous con verdure

    Cous cous con verdure: un perfetto piatto estivo, leggero e veloce.

    Devo dire che il cous cous mi è sempre piaciuto, ma non lo cucino molto. Ora che siamo nel pieno dell’estate e non c’è molta voglia di stare ai fornelli, l’ho decisamente rivalutato. E’ facile da preparare e lo si può arricchire con i condimenti che si vuole. E’ ideale da portare a lavoro e si può mangiare caldo o anche freddo.

    Cous cous con verdure - preparazione

    Cous cous con verdure: ingredienti per due

    • 125 gr di cous cous
    • 1 zucchina
    • un quarto di cipolla
    • un peperone rosso
    • 80 gr di fagiolini
    • 1 cucchiaio di thaina (salsa di ceci)
    • erba cipollina fresca
    • prezzemolo fresco
    • 3 dl di acqua bollente
    • olio evo
    • sale
    • spezie piccanti (facoltative)

    Cous cous con verdure: preparazione

    Cous cous con verdure

    Ecco come si prepara il cous cous di verdure:

    1. Far rinvenire il cous cous in una ciotola con l’acqua bollente, un pizzico di sale ed un filo d’olio, coprire e lasciar riposare un quarto d’ora
    2. Far lessare i fagiolini, scolarli quando sono morbidi ed affettarli finemente, metterli da parte
    3. Mondare la zucchina e tagliarla a dadini, affettare finemente la cipolla, lavare il peperone e tagliarlo a dadini
    4. Far rosolare le verdure con un filo d’olio ed un pizzico di sale il tanto che basta per ammorbidirle un po’
    5. Tritare il prezzemolo e l’erba cipollina
    6. Aggiungere il cous cous alle verdure, unire le erbe aromatiche tritate, i fagiolini e le spezie piccanti, infine mescolare con la thaina.

    E’ pronto!

    La thaina si trova nel reparto dei cibi stranieri dei supermercati oppure nelle botteghe dei cibi etnici. Questo piatto può essere seguito da una caprese fresca o da un’insalata di tonno o di verdure miste o grigliate.

    Che ne pensate di questo cous cous alle verdure?

     

  • La bella addormentata nel bosco, le curiosità

    La bella addormentata nel bosco, le curiosità

    La bella addormentata nel bosco è una delle classiche fiabe che la Disney ha contribuito a render famosa.

    Le due versioni più diffuse sono quella di Charles Perrault ne I racconti di Mamma l’Oca del 1697 e quella dei fratelli Grimm ne Fiabe del focolare del 1812. La Disney lavorò ad un riadattamento della fiaba e la distribuì come cartone animato nel 1959. Siete sicuri di saper proprio tutto su questa fiaba?

    La bella addormentata nel bosco: le origini

    La bella addormentata nel bosco

    In realtà non esistono solo le versioni dei Grimm e di Perrault ma esistono anche delle versioni precedenti meno note. Andiamo a vedere insieme quali!

    Una è la fiaba Perceforest del 1340: qui la protagonista Zellandine è innamorata di Troilo, ma il padre di lei decide di mettere alla prova il giovane pretendente; quando lui parte lei cade in un sonno profondo. Troilo tornerà dalla sua amata, avranno un rapporto e sarà il figlio che nascendo la sveglierà. E vissero tutti felici e contenti.

    Altra versione meno poetica: Giambattista Basile riprende questo racconto e lo intitola Sole, Luna e Talia del Pentamerone nel 1634. Solo che il sonno è causato da una profezia ed il principe si approfitta della bella addormentata ed è uno dei figli nati a svegliarla.

    Perrault decide di riprendere questo testo, e dato che lo dedicò ad una dama, decise di addolcirlo parecchio esaltando i valori delle virtù della donna, tra cui la docilità e la pazienza.

    Successivamente furono i Grimm a rielaborare la storia dandole un nuovo titolo: Rosaspina. Le due fiabe sono molto simili.

    La questione delle tre fate potrebbe invece esser stata carpita da un racconto scandinavo, in cui alla festa del battesimo del re si presentarono tre indovine per elargire le loro profezie come doni. La terza fu però tenuta in poca considerazione, s’irritò e la sua profezia fu funesta.

    La Fiaba

    C’erano una volta un Re ed una Regina che al battesimo della loro figliola invitarono tutto il regno, comprese le fate che le fecero dei doni.
    Una fata però non fu invitata, Malefica, che si presentò ugualmente e predisse che al compimento di un certo anno la fanciulla si sarebbe punta il dito con il fuso di un arcolaio e sarebbe morta.
    Le fate tentarono di annullare il maleficio, ma non riuscendovi lo commutarono in un sonno di 100 anni da cui solo il bacio d’un principe l’avrebbe svegliata.
    Il Re bandì ogni fuso ma ciò non bastò a far sì che il destino della principessa si compisse.

    La bella addormentata

     

    La giovane crebbe felice, amata e circondata da persone che le volevano bene. Ma mentre si apprestava a raggiungere la maggiore età e i suoi genitori si preparavano a festeggiare il suo diciottesimo compleanno, rinvenne un fuso e si punse con quello. Nonostante le diverse versioni, in tutte le fiabe la principessa viene infine svegliata dal principe, molto spesso tramite il “bacio del vero amore”.

    Le differenze fra film e fiaba e fra le fiabe stesse son molte e diverse: in una la principessa tocca il fuso a quindici anni, in un’altra a sedici; in una il principe incontra Malefica, in un’altra no; in una le fate son sette, in un’altra tre e via dicendo.

    Cosa succede dopo?

    In altre versioni, dopo il matrimonio i due hanno due bambini ma si scopre che lui è figlio di due orchi e che la madre orchessa venuta a sapere del matrimonio decide di uccidere madre e figli. Viene però ingannata dal cuoco al quale è stato ordinato di cucinarli e successivamente è il re a salvare la sua famiglia.

    Acquista il DVD

    La bella addormentata nel Bosco Disney

    Nel film La bella addormentata nel bosco della Disney ritroviamo per grandi linee ciò che ci tramandano le fiabe, ma ovviamente questa versione è ancora più edulco

    rata e alla portata dei bambini. Qui Aurora la bella addormentata nel bosco viene salvata dal bacio del suo vero amore. Il film ha una durata di 75 minuti e il titolo originale è Sleeping Beauty. La pellicola uscì in America nel 1959, dopo essere rimasta in produzione per quasi dieci anni: i lavori cominciarono infatti nel 1951, le voci vennero registrate nel 1952, l’animazione venne prodotta dal 1953 fino al 1958, e la colonna sonora stereofonica, per lo più sulla base del balletto di Čajkovskij, venne registrata nel 1957.

    Fu inoltre il primo film d’animazione ad essere fotografato nel processo widescreen Super Technirama 70, e fu il secondo film d’animazione ad essere girato in ultra widescreen dopo Lilli e il vagabondo, il Classico Disney di quattro anni prima.

    La bella addormentata nel bosco Streaming

    Buone notizie invece per chi aspetta di ritrovare Aurora sul piccolo schermo: dopo l’uscita del DVD nel 2001 e del blu-ray nel 2008, la Disney ha rivelato che il film potrà essere disponibile sulla sua piattaforma Disney+, il cui debutto negli Stati Uniti è previsto per il 12 novembre 2019.

    Non ci resta che goderci ancora una volta questo grande classico.

     

  • Visitare Assisi in un giorno o in un week end

    Visitare Assisi in un giorno o in un week end

    Visitare Assisi in un giorno o in un week end: ecco come fare.

    Visitare Assisi in un giorno o in un week end- ecco come fare.Assisi è un pezzo della storia d’Italia ed è una delle città più significative dal punto di vista artistico, fu fondata nel 339 a.C. ed inseguito alla caduta dell’Impero occupata dai Bizantini a cui seguiranno varie dominazioni fino a raggiungere l’annessione allo Stato Italiano. E’ famosa soprattutto per aver dato i natali a San Francesco e Santa Chiara.

    L’ideale sarebbe visitare Assisi in un week-end per poter scoprire con calma e relax la bellezze che questa città ha da offrire.

    Visitare Assisi: primo giorno

    Dedichiamo la prima giornata ad Assisi a visitare la Basilica di San Francesco edificata nel 1228 all’interno della quale si possono ammirare i capolavori di Giotto e Cimabue e la cripta monumentale.
    Come seconda tappa scegliamo la Basilica di Santa Chiara (1255 – 1265) con il suo caratteristico stile gotico, al suo interno possiamo osservare le reliquie della santa ed il crocefisso che parlò a San Francesco.
    Proseguiamo con L’Eremo delle Carceri ovvero il luogo nel quale San Francesco e i suoi seguaci si ritiravano per pregare.
    Infine visitiamo la Basilica di Santa Maria degli Angeli del 1600 che contiene la Porziuncola ovvero la cappella in cui pregava San Francesco.

    Visitare Assisi: secondo giorno

    Il secondo giorno ad Assisi visitiamo la chiesa Benedettina di San Pietro ne ammiriamo i portoni d’ingresso ed i rosoni, la cappella in stile gotico, il trittico di Matteo da Gualdo e i numerosi affreschi.Visitare Assisi in un giorno
    Il Duomo di San Rufino dove sono custodite le spoglie del santo, quindi visitiamo la Chiesa Nuova ovvero la chiesa natale di San Francesco risalente al 1600.
    Infine visitiamo l’Anfiteatro romano dove ammiriamo l’impianto ellittico e un arco in cunei di travertino e la Rocca maggiore eretta nel medioevo e distrutta prima del 1200 fu ristrutturata poi nella seconda metà del 1300.

    La visita ad Assisi in realtà si può svolgere anche in una giornata basta seguire l’itinerario descritto nel primo giorno ad Assisi che raggruppa tutti i monumenti principali di questa splendida città.

    Da sapere: ad Assisi si arriva tramite l’Aeroporto, la stazione ferroviaria ed il raccordo autostradale E45. All’interno della città troverete numerosi hotel che vanno dalle due alle quattro stelle.

     

  • Togliere le zecche, ecco come farlo

    Togliere le zecche, ecco come farlo

    Togliere le zecche: se sai farlo bene non dovrebbero esserci ulteriori problemi, ti spiego come farlo.

    Togliere le zecchePrima però facciamo un po’ di chiarezza. Le zecche non sono animaletti innocui, sono aracnidi emofagi che possono trasmettere gravi malattie che possono degenerare in paralisi o perfino nel decesso. La zecca di per sé non nasce già infetta ma diviene veicolo di malattie nel momento in cui si nutre del sangue di animali infetti diviene portatrice di batteri pericolosi che possono causare: il morbo di Lymeo Borreliosi e la TBE o encefalite da zecca.

    Se si viene morsi da una zecca ma non ce ne si accorge, trascorsi anche una decina di giorni si possono manifestare sintomi quali: eritemi, chiazze, prurito, febbre, dolori muscolari ed articolari e nausea.

    Togliere le zecche: come farlo

    Togliere le zecche subito è importante, più a lungo la zecca rimane attaccata e maggiore è la possibilità che l’ospite, uomo o animale che sia, venga infettato.

    Ecco una piccola guida con dei semplici passaggi per togliere le zecche in modo efficace:pinzetta apposita per estrarre le zecche

    1. acquistare una pinzetta apposita per estrarre le zecche (chiedere in farmacia oppure visitate questo link amazon)
    2. versate qualche goccia di olio sulla zecca ed attendete un minuto
    3. indossate dei guanti e copritevi le braccia
    4. individuate per bene la testa della zecca e posizionate la pinzetta il più possibile vicino all’attaccatura
    5. fate un movimenti leggero ma deciso di estrazione e torsione, come se doveste girare e togliere una chiave dalla toppa
    6. uccidere la zecca bruciandola, disinfettare la zona del morso con del disinfettante
    7. rivolgersi al medico o al pronto soccorso per un trattamento antibiotico

    Cosa non fare quando si devono togliere le zecche:

    • strappare la zecca dalla pelle o tirarla
    • cospargerla di alcol o benzina, possono favorire il rigurgito della zecca con accentuazione dell’infezione
    • bruciarla quando è ancora a contatto con la pelle

    Togliere le zecche: consigli utili

    1. Non andate mai per boschi e campi con braccia e gambe scoperte
    2. Assicuratevi sempre che la testa non rimanga nel corpo dell’ospite diversamente si avrà comunque l’infezione
    3. Al rientro da passeggiate in zone a rischio controllate sempre il vostro corpo, specie nelle zone critiche (dietro le orecchie, le ginocchia, l’inguine, le ascelle, l’ombelico, il cuoio capelluto, l’interno delle braccia e delle gambe)
    4. Controllare i vostri animali domestici e seguite il protocollo antiparassitario
    5. Eseguite una periodica pulizia degli spazi aperti con prodotti disinfettanti
    6. Non sedersi sull’erba e non camminare scalzi in giardino

    Se le zecche sono particolarmente piccole o attaccano un bambino rivolgersi subito al pronto soccorso.