Autore: copyPay

  • Come riconoscere le punture degli insetti

    Come riconoscere le punture degli insetti

    Come riconoscere le punture degli insetti - CopyBloggerCome riconoscere le punture degli insetti: piccolo prontuario per prepararsi all’estate.

    Si sa che il periodo estivo è il più difficile da affrontare in materia d’insetti, fra zecche e zanzare c’è di che guardarsi.

    Mettiamo che un animale vi punga ma voi non ve ne accorgiate sapete come riconoscere il morso e come farvi fronte?

    Gli insetti che possono pungerci sono davvero tanti: zanzare, zecche, ragni, acari, calabroni, vespe, api, pulci, pidocchi etc.

    Ogni insetto può causare un problema diverso, specie in caso di allergia, iniettando agenti patogeni ecco perché è importante saper individuare il morso, soprattutto se magari si ha a che fare con dei bambini.

    Come riconoscere le punture degli insetti

    Vediamo l’elenco degli insetti e come riconoscerne il morso:

    • zanzare, purtroppo possono trasmettere diverse malattie, le punture si localizzano generalmente sugli arti e sono dei ponfi in rilievo pruriginosi. Quando al prurito ed al gonfiore si associa febbre, dolore muscolare, nausea e mal di testa è bene chiedere al medico
    • pappataci, gli insetti flebotomi come il pappataci son silenziosi e colpiscono soprattutto le gambe, la puntura si presenta con un grande rigonfiamento che diventa simile ad un livido
    • cimici di letto, la puntura non è dolorosa ma può causare irritazione e orticaria, colpiscono soprattutto arti, collo e schiena, la puntura non causa necessariamente prurito e di solito è abbastanza piccola
    • acari, son troppo piccoli per vederli e solitamente son quelli del legno a pungere, in questo caso osserviamo che la puntura forma una sorta di scia. Gli altri acari in realtà non mordono ma le loro secrezioni possono causare reazioni allergiche Come riconoscere le punture degli insetti - CopyBlogger
    • imenotteri aculeati, quindi vespe etc purtroppo è molto dolorosa e la si riconosce dalla presenza del pungiglione che va estratto con delle pinzette. Purtroppo il veleno può rivelarsi tossico per chi è allergico, se normalmente abbiamo una puntura con prurito, gonfiore e dolore in caso di allergia noteremo che il viso della persona si gonfia specie la bocca, la lingua e gli occhi, in questo caso occorre l’antidoto
    • zecca, il suo morso è il peggiore perché può portare diverse malattie. In questo caso vedremo che l’insetto è ancora sotto pelle, estrarlo non è facilissimo perché deve essere estratta soprattutto la testa, se rimangono pezzi del corpo può avvenire un’infezione o un contagio. La puntura può comportare febbre, dolore muscolare ed emicrania, si consiglia di recarsi dal medico o al pronto soccorso
    • pulci e pidocchi causano gonfiore e forte prurito, i puntini sono piccoli e vicini, non hanno altre conseguenze

     

     

  • Come usare correttamente gli aromi liquidi in cucina

    Come usare correttamente gli aromi liquidi in cucina

    Come usare correttamente gli aromi liquidi in cucina - CopyBloggerGli aromi sono dei complementi indispensabili in cucina, perché danno un tocco ad ogni piatto, rendendolo unico, saporito, esotico.

    Ogni aroma ha le sue proprietà, benefiche ed organolettiche, per questo è importante conoscerne gli abbinamenti, perché è da questo che ne dipendono virtù e caratteristiche. Il basilico ad esempio, è un anti-infiammatorio naturale, dalle importanti proprietà digestive; può essere unito con successo alle proteine, di cui favorisce l’assimilazione. Non è dunque solo l’ingrediente base del pesto, può anche essere utilizzato per sottolineare il gusto del roast-beef e del tacchino, ma si sposa perfettamente anche a limone e fragole, e diventare così parte di un gustoso risotto o gelato delicato. Il coriandolo invece, è un antisettico dalle proprietà carminative; viene utilizzato soprattutto nella cucina indiana perché è indicato per tutte le carni dal sapore forte, come manzo e maiale, ma è capace anche di esaltare il gusto di formaggi, riso e insalate.

    Il finocchietto è uno degli aromi più utilizzati nella cucina Mediterranea. Cresce spontaneo sulle nostre coste, e come menta e rosmarino racchiude in sé composti balsamici ed oli essenziali. I suoi frutti sono utili alla preparazione di tisane depurative volte a contrastare l’alitosi, mentre in cucina viene utilizzato nella nota pasta con le sarde, dato che si accosta egregiamente al pesce, oltre che alle insalate. In Grecia, è uno degli elementi fondamentali dello tzatziki, la nota salsa a base di yogurt di pecora, cetrioli, aglio, menta ed aneto. Anche l’aglio viene considerata un’erba aromatica, e date le sue proprietà antibiotiche ed antiossidanti, è da sempre conosciuto come Come usare correttamente gli aromi liquidi in cucina - CopyBloggerrimedio casalingo per favorire il dimagrimento, contrastare gli stati influenzali, la caduta dei capelli, combattere il mal di gola e le parassitosi dell’intestino. In Italia, viene aggiunto soprattutto ai sughi, eppure alcuni degli accostamenti più sorprendenti vedono protagonista proprio il suo odore caratteristico e il suo sapore intenso; sembrerebbe infatti abbinarsi in maniera spettacolare a tartufo, cioccolato e caffè, impossibile? Provate a realizzare una mousse di tofu con caffè e aglio o un aromatico risotto al caffè con cioccolato amaro, pomodori e mozzarella.

    Non solo erbe aromatiche, ma anche fiori e frutti

    Una scuola di pensiero include nella categoria degli aromi anche la lavanda, un’erba che viene utilizzata molto spesso in cosmesi, per via del suo profumo dolciastro. La sua recente introduzione in cucina si collega principalmente a pesci o carni alla griglia, molto più difficile invece, è riuscire ad associarla a biscotti e Pan di Spagna, ma se ben dosata può diventare il complemento ideale della confettura di pesche, di un cocktail analcolico di lamponi e ananas e della pastella per i fiori di zucca.

    Come usare correttamente gli aromi liquidi in cucina - CopyBloggerAnche frutti, bacche e fiori possono essere considerati dei veri e propri aromi, per il semplice fatto che sono in grado di dare sapore e colore ad un piatto. L’ananas ad esempio, si combina molto bene con prosciutto cotto e blue cheese, mentre arancio, uva, fico e melone possono essere accostati alle insalate, alle uova e ai formaggi delicati. Più attuale è l’utilizzo dei fiori essiccati, che oggi possono essere trovati anche nelle insalate già pronte; violetta, rosa, camomilla e ibisco sono i più utilizzati, perché si sposano sia con le verdure che con il pesce.

    Altro aspetto fondamentale, oltre all’abbinamento, è la modalità di utilizzo. Aromi come rosmarino, salvia, bacche di ginepro e chiodi di garofano possono affrontare anche le alte temperature di forni e stufati, perché è così che sprigionano il loro profumo, ma spesso, è l’aroma fresco o disidratato a mantenere intatte tutte le sue doti, questo perché la raccolta, e dunque il conseguente processo di essiccazione, rispetta il tempo balsamico della pianta, ovvero il periodo in cui la concentrazione dei principi attivi è maggiore. L‘aroma liquido di fiore d’arancio ad esempio, è così intenso che da secoli viene aggiunto all’impasto della pastiera napoletana, mentre la vaniglia è ancor più versatile, poiché polvere, stecche e frutti aromatizzano cioccolato, bevande, dolci e piatti salati perlopiù di matrice africana o orientale.

     

  • La Campania in barca!

    La Campania in barca!

    La Campania in barca! - CopyBloggerLa Campania, una fra le più belle regioni del nostro paese, offre a tutti i viaggiatori la possibilità di scoprire le sue coste in barca, offrendo uno spettacolo senza paragoni!
    Fra le zone maggiormente visitate ci sono, per esempio, la Costiera Amalfitana, famosa non solo per lo splendore dei paesaggi naturali, ma anche per la storia e per il contributo fondamentale all’espansione commerciale italiana, e le Isole Flegree, come Ischia e Procida!

    Quali sono i comuni della costiera che attirano maggiormente l’attenzione?

    Sicuramente, fra le destinazioni da visitare si deve includere Vietri sul Mare: l’antica Marcina ha un’origine etrusco – sannita, anche se lo sviluppo vero e proprio si ebbe con l’età romana. Il paese godeva, infatti, di un porto riparato, molto diverso da quello di Salerno, esposto a mareggiate e sabbia, e rappresentava una soluzione ideale per tutti coloro che desideravano commerciare tranquillamente nella zona. Caratterizzata da tante architetture religiose e civili, nel 1944 ospitò nella Villa Guariglia (frazione Raito) anche il Re Vittorio Emanuele III (all’epoca, la vicina Salerno fu, infatti, capitale d’Italia per diversi mesi)!
    Minori è il comune più antico della Costiera Amalfitana, come dimostrato dall’antica Villa Romana su due piani, risalente al I secolo d.C. Il borgo presenta anche la bellissima Basilica di Santa Trofimena, oltre a numerosissime chiese sparse sul territorio.
    La Campania in barca! - CopyBloggerPositano era luogo di villeggiatura già in epoca romana, soprattutto per via del clima mite e dei bellissimi paesaggi: ancora oggi viene ricordata per il porto e per le caratteristiche scalinate che collegano centro e spiagge.
    Infine, Amalfi: la prima delle Repubbliche Marinare, ha lottato con Pisa, Genova e Venezia per il controllo sul Mediterraneo. Influente dal punto di vista della navigazione (le Tavole Amalfitane, un codice nautico particolare, vennero utilizzate fino al XVII secolo), raggiunse il massimo splendore nel XI secolo: uno dei suoi simboli è il bellissimo Duomo in stile arabo e siciliano.

    E Ischia e Procida?

    La Campania in barca! - CopyBloggerIschia, la terza isola italiana per numero di abitanti, ha origini antichissime, risalenti addirittura al Neolitico: centro greco piuttosto importante, venne inizialmente chiamata Pithekoussai, da cui derivò il latino Pithecusa. Distante circa 18 Km da Napoli, ha una costa lunga in totale 34 Km, caratterizzata da diverse aree marine protette: solitamente interessata da un clima mite, l’isola è spesso soggetta a venti molto forti! Ischia è, però, famosa anche per le sue acque termali, le cui proprietà benefiche erano note anche ai popoli antichi!
    Procida, molto più piccola, ha una costa lunga complessivamente 16 Km circa: il perimetro è basso e sabbioso in alcune zone e a picco sul mare in altre, caratterizzato anche da baie perfette per la navigazione!
    Anche Procida ha uno stretto legame con l’epoca greca e quella romana (Prochyta): secondo i miti antichi, in questa zona si verificarono perfino le tremende lotte fra giganti e dei!

    La Costiera Amalfitana e le Isole Flegree sono uniche, perfette per un viaggio in barca indimenticabile alla scoperta della Campania!
    Non sapete come fare? Potete affittare un’imbarcazione o anche pensare di acquistare una barca usata: potrete vivere esperienze alternative senza paragoni!

     

  • Room: un film tratto da una storia vera

    Room: un film tratto da una storia vera

    Room: un film tratto da una storia vera - CopyBloggerQuasi quasi non volevo crederci: esce al cinema Room. Perchè son rimasta sorpresa? Perchè ho letto il libro da cui è tratto, perché conosco la storia vera che lo ha ispirato.

    Il libro è Stanza, letto, armadio, specchio (Room) di Emma Donoghue; la storia vera è quella di una ragazza, Elisabeth, rinchiusa in una cantina per 24 anni dal padre, violentata, ha partorito sette figli ed è infine stata salvata (caso Fritzl).

    Room racconta una storia simile, anche se non vi sono legami familiari con l’aguzzino. Purtroppo devo ammettere che libro e film non combaciano del tutto, specie nel finale. Ragion per cui sarebbe meglio leggere il libro e poi vedere il film. La ragione è molto semplice: il libro è meno positivo del film, quindi decisamente più triste.

    Room: il mondo in una stanza

    Jack, 5 anni, vive nella stanza con ‘Ma ovvero la madre che per tutto questo tempo si è presa cura di lui fra quelle quattro pareti con un abbaino sempre chiuso sul soffitto.

    Jack e ‘Ma tentano di condurre la propria vita in modo “normale” fino alla prossima visita di Old Nick, durante queste visite Jack deve stare rinchiuso nell’armadio e ‘Ma deve essere buona e carina o i due ne subiranno le conseguenze.

    Room: un film tratto da una storia vera - CopyBloggerLe regole sono: niente fuoco, ‘Ma deve voltare le spalle quando Old Nick digita la combinazione per aprire la porta, Jack non deve farsi vedere e possono chiedere una sola cosa a settimana. Ma Jack cresce in fretta inizia a fare domande, a volere cose e ‘Ma che è solo una ragazza non riesce a far fronte a tutto ed a volte si lascia andare alla disperazione. La loro unica finestra sul mondo è la tv, ma per evitare problemi ‘Ma ha raccontato a Jack che tutto ciò che si vede in tv è falso.

    Finchè un giorno non potendone più decide di progettare la loro fuga, e per farlo deve raccontare la verità a Jack….

    Room: la recensione

    Diciamo che la storia era un po’ troppo complessa per essere ben resa in poco tempo. Nel libro si affronta in modo più approfondito il legame madre figlio, mentre nel film Room si da spazio alla narrazione degli eventi.

    Room: un film tratto da una storia vera - CopyBloggerManca molto della componente iniziale, ovvero la vita nella stanza che nel film è mostrata in modo fugace e superficiale ma del resto la vicenda era troppo lunga. Si è scelto di dare alla storia un taglio ottimistico in cui ‘Ma è prima di tutto l’eroina piuttosto che la vittima e Jack è un bambino curioso e coraggioso, mentre nel libro è invece molto impaurito e legato alla stanza tanto da esser ossessionato dall’idea di tornarci cosa che turba tantissimo la madre, fatto che nel film è quasi assente.

    In Room quasi non si comprende perché ‘Ma non riesca ad esser felice del suo piano di fuga ma nel libro è evidente che il mondo esterno le piomba addosso in modo troppo veloce e forte perché lei possa reggerlo dopo anni di solitudine e prigionia.

    Ecco cosa manca in Room, lo spessore psicologico che è invece molto presente nel libro.

    Finali diversissimi, purtroppo.

    [………… Trailer – Room ………]

     

     

  • Come avere libri gratis? E’ facile! Ebook e Cartacei

    Come avere libri gratis? E’ facile! Ebook e Cartacei

    Come avere libri gratis? Seguite i nostri consigli!

    Come avere libri gratis - CopyBlogger

    Come avere libri gratis? Puntualmente me lo chiedono in tanti. E’ vero io ormai i libri non li compro praticamente più. Non è un mistero, quelli che mi conoscono lo sanno e puntualmente mi chiedono “ma come fai?” (lasciamo perdere le domande da brivido tipo “che te ne fai?” li leggo, ovvio).

    Qual è il sogno di tutti i lettori? Ma ovviamente, una grande e grossa libreria stracolma! E sono due i principali impedimenti: i soldi e lo spazio. Se non avete di questi problemi, beati voi.

    Ovviamente c’è la biblioteca, ma quel libro che ci piace tanto prima o poi dovremmo restituirlo, un peccato no? Se poi come me siete collezionisti compulsivi, allora non si può proprio pensare. E poi c’è sempre il rischio di non trovarlo. Magari avrete la fortuna di trovarlo in qualche mercatino dell’usato o forse no.

    libri gratis

    Come avere libri gratis

    Non parlo di scaricare i libri dalla rete, soprattutto quelli protetti dal copy (che, ricordiamo, è una pratica illegale che oltretutto lede l’editoria) ma parlo di veri e propri libri cartacei.

    Ci sono diversi modi per ottenerli gratis o con un forte sconto: mirare proprio ai buoni sconto. Quando trovate raccolte punti guardate sempre i premi e cercate i buoni delle librerie (mondadori, feltrinelli, ibs etc), se avrete fortuna con pochi punti riuscirete ad avere un buono gratis.

    Ad esempio la raccolta punti Conad, in palio al raggiungimento di tot punti vi era in regalo un buono feltrinelli di non ricordo che valore. Quindi guardate sempre bene i premi delle raccolte punti. Questo è uno dei suggerimenti più semplici, ma più efficaci. Ma possiamo darvene ancora qualcuno!

    Come avere libri gratis: 3 cose da fare

    1. Feltrinelli libri periodicamente la feltrinelli regala 5 euro di sconto a chi scrive 5 recensioni (che non devono essere copiate e devono essere di un tot minimo di parole, oltre che avere senso compiuto). Oltre a essere un buon modo per esercitare la vostra scrittura, è anche un modo fantastico di esprimere la propria opinione e conoscere nuovi lettori…magari la vostra recensione fa colpo!
    2. Lovby libri si tratta di una raccolta punti (lovies) che si ottengono facendo le missioni, raggiunte le soglie si scelgono i premi, oltre alle card feltrinelli da 5 e da 10 ci sono anche buoni amazon.
    3. Manuale di Mari libri è un sito in cui si promuovono gli autori emergenti, commentate il libro che vi piace e potreste riceverlo a casa; anche qui, dopo averlo letto, dovrete lasciare una recensione.

    Come avere libri gratis su kindle

    ebook gratis

    Se anche voi siete di recente divenuti possessori di un e-reader e vi state addentrando nel magico mondo degli ebook, forse possono esservi utili questi consigli su come avere come avere libri digitali gratis. In questi casi non si tratta di opere di ultimissimo grido, di quelle che imperano nelle classifiche dei più venduti e invadono il moderno marcato della letterature. Però sono testi che appartengono al grande retaggio della cultura internazionale oppure sono opere di scrittori indipendenti che hanno deciso di distribuire i propri lavori liberamente su Internet. Può non sembrare accattivante come proposta, ma se sei a caccia di buone pagine di leggere vedrai che troverai sicuramente qualcosa con cui soddisfare il tuo palato! 

    Sopratutto, ognuno di questi libri è gratis e scaricabile legalmente, distribuito in vari formati di file e senza DRM,che significa che si possono leggere senza problemi su ebook reader, tablet e computer di qualsiasi genere.

    Ecco da dove scaricare libri gratis

    LiberLiber

    Con più di 3.300 libri (in edizione integrale), 9.000 brani musicalidecine di audiolibri e una videoteca in costruzione (come recita la loro pagina) vi sfidiamo a non trovare qualcosa che vi interessi su questo fornitissimo sito. Potete anche contribuire, volendo, al loro ambiziosissimo progetto e dargli la possibilità di crescare sempre di più!

    Progetto Gutenberg

    Il Progetto Gutenberg è un’immensa biblioteca online avviata nel 1971 dall’informatico Michael Hart nel 1971. Contiene tantissimi libri in varie lingue.

    Mondadori Store

    Sapevate che il Mondadori Store ha una sezione di eBook gratis? Oltretutto, anche qui, c’è l’imbarazzo della scelta. Basta riuscire a orientarsi tra le centinaia di titoli a disposizione! 

    Archive.org 

    Questo sito ha il progetto di preservare la memoria collettiva. Al suo interno è possibile trovare libri, riviste, film, software, brani musicali e altre opere di rilievo culturale che non sono più protetti da diritto d’autore e che quindi possono essere distribuiti liberamente sulla rete.

    Amazon

    Anche Amazon ha una sezione di libri scaricabili gratuitamente che comprende alcuni titoli interessanti, come quelli di Paolo Roversi e Glenn Cooper. A questo link invece potete scaricare gratuitamente tantissimi classici.

    Google Libri

    Ultimo, ma non certo per qualità (anzi) Google libri o google books ha una vastissima gamma di libri digitalizzati, dai più antichi ai più moderni, ed è possibile di tanto in tanto consultarvi anche testi universitari gratis da scaricare.

  • Cibi tipici francesi, alla scoperta della golosità della Francia

    Cibi tipici francesi, alla scoperta della golosità della Francia

    Cibi tipici francesi, alla scoperta della golosità della Francia - CopyBloggerCibi tipici francesi: avete in mente un viaggio in questa nazione? Non avete idea di cosa mangerete? Ebbene vi segnaliamo alcuni cibi e piatti tipici francesi che potrete gustare durante il vostro soggiorno (o che poteste sperimentare anche in casa vostra perché no).

    Cibi tipici francesi

    Alcuni cibi sono un po’ forse non proprio attraenti per i nostri gusti mentre altri son diventati famosi al cinema o alcuni li abbiamo letti in qualche ricettario o in un libro, scopriamo quali sono:

    • gratén delfines, si tratta di un formaggio fresco che si serve con patate sbucciate e cotte in forno
    • raclette, si tratta di formaggio fuso servito con patate e salsicce
    • Cibi tipici francesi, alla scoperta della golosità della Francia - CopyBloggerzuppa di cipolle, soupe à l’oignons, una semplicissima minestra molto citata fra i cibi tipici francesi
    • ratatouille, diventata famosa grazie al cartone della Disney, trattasi di un piatto a base di pomodori, aglio, peperoni, zucchine e melanzane preparati al forno o amo di zuppa
    • cozze e patate fritte, ovvero Moules frites, questo piatto non ha bisogno di una grande presentazione, viene servito con salsa a base di cipolle e formaggio
    • fegato d’oca, celebre fra i cibi tipici francesi che però non attira molte simpatie, si tratta di un piatto molto grasso che fra l’altro in altri Paesi non è legale
    • escargots, se le avete sentite nominare ma non avete approfondito, preparatevi: sono le lumache. Si cucinano solitamente con burro, prezzemolo e maionese
    • Cibi tipici francesi, alla scoperta della golosità della Francia - CopyBloggerrane, le cosce in particolare, ecco un altro piatto che fa sensazione e che a molti fa orrore ma che ha il suo perché, solitamente si servono fritte (se le volete provare senza arrivare in Francia provate in un ristorante cinese)
    • boeuf Bourguignon, diventato celebre nel film Julia & Julia, un piatto raffinato e di lunga preparazione, in sostanza è uno spezzatino di manzo
    • crepes, ovviamente non possiamo non citarle, ne esistono per tutti i gusti ormai
    • galette bretonne, simili alle crepe ma fatte con grano saraceno si servono con farcitura salata
    • tarte tatin, la famosa torta di mele rovesciata con pasta brisè

    Quali di questi piatti avete già assaggiato?

     

     

  • Memoria: come costruire un palazzo mnemonico

    Memoria: come costruire un palazzo mnemonico

    Memoria: come costruire un palazzo mnemonico - CopyBloggerChi guarda Sherlock, sa bene cosa sia un palazzo della memoria e senz’altro desidera averne uno.

    La nota serie tv britannica ispirata ai romanzi di Arthur Conan Doyle ha portato alla ribalta una famosa tecnica di memorizzazione che è stata inventata nel V secolo a.C.

    Storia del palazzo della memoria

    Il primo palazzo mnemonico fu “costruito” da Simonide, poeta greco del V secolo a.C.

    Ok, facciamo un passo indietro: cos’è un palazzo della memoria?

    E’ un luogo che costruisci tu, situato nella tua mente, in cui archivi le cose da ricordare. La vera e propria tecnica è stata messa a punto dal gesuita Matteo Ricci, nel 1500.

    Il principio è semplice: l’associazione. Volete ricordare qualcosa associatela a qualcos’altro e ci riuscirete.

    Siete curiosi di sapere come costruirne uno?

    Palazzo della memoria: costruirlo step by step

    1 STEP – Carta e penna

    Memoria: come costruire un palazzo mnemonico - CopyBloggerPer prima cosa bisogna fare uno schizzo del proprio palazzo mnemonico, riproducete con un disegno semplice le immagini di stanze che vi appaiono nella mente, dunque non forzatevi. Visualizzate il palazzo e le sue stanze più volte.

    2 STEP – Arredare il palazzo

    Arredate il vostro palazzo mnemonico inserendo quanti più particolari possibili, associando ogni arredo ad un ricordo. Posizionate quindi i vostri ricordi o ciò che dovete memorizzare in bella vista, associandoli numeri, immagini, personaggi etc etc.

    3 STEP – Percorrere il palazzo

    Occorre percorrere il palazzo più volte per conoscerlo bene, quindi costruire i percorsi, visitare le stanze e poi iniziare a percorrerlo da punti diversi o facendo il percorso a ritroso.

    Palazzo della memoria: consigli

    • Il palazzo della memoria è una tecnica di memorizzazione con cui si acquisisce familiarità con il tempo, non bisogna avere fretta.
    • Quando le informazioni non servono più il palazzo va svuotato.
    • Inizialmente è bene utilizzare anche supporti cartacei per memorizzare e ricordare, finché non si acquisisce dimestichezza con il palazzo della memoria.
  • Somnia: trama e recensione del film

    Somnia: trama e recensione del film

    Somnia: trama e recensione del film - CopyBloggerSomnia: quando gli incubi diventano realtà.

    La nuova frontiera horror è mascherare da film terrore argomenti che di per sé non fanno paura, semmai sono tristi.

    Volete ingoiare qualche pillola amara? Andate a vedere Somnia.

    Certo che ci sono delle scene paurose, anzi direi più ansiose che altro, ma tirate la somme a fine film ciò che rimane è un grande dispiacere per il piccolo protagonista.

    Chi non ha mai perso una persona cara? Il desiderio di rivederla e di stare con lei è fortissimo. Se si è persa in circostanze tragiche ancora di più.

    Ecco che Somnia parte con un bel magone sul lutto, sul non riuscire ad elaborare (a dormire anche) e sulla non accettazione. Il non riuscire a non accettare la morte di qualcuno riguarda grandi e piccoli come vedremo.

    I sogni sono il perno del film: cosa succede se prendono vita? Cosa succede se a prender vita è un incubo? A cosa servono i sogni? E’ inevitabile chiederselo durante tutto il film.

    In fin dei conti è un bel film, che di horror ha ben poco. Certo la mummia farfallesca non è molto simpatica ma ha il suo perché. Dose abbastanza alta di tristezza ma grande morale sulla verità che ciascuno di noi dovrebbe accettare: la morte va accettata. Interessante dunque tutto il lavoro psicologico, specie quello sul bambino adottato che è il protagonista della storia.

    Somnia: la trama

    Somnia: trama e recensione del film - CopyBloggerCody è un bambino dolce, indipendente che ha avuto molta sfortuna: sua madre è scomparsa, due genitori adottivi anche ed infine è di nuovo solo. Jessie e Mark hanno perso Sean il loro figlio naturale, annegato nella vasca da bagno. Decidono di adottare Cody che ha una particolare avversione per il sonno.

    Dopo che Cody si addormenta per la prima volta, i neo genitori si trovano la casa invasa da farfalle. La notte seguente, dopo che avevano parlato a Cody del loro figlio morto, Sean va a trovarli. E loro capiscono il segreto del bambino.

    Jessie inizia ad usare Cody per rivedere suo figlio, ma scopre che anche gli incubi fatti dal bambino prendono vita. Ed una notte l’Uomo Cancro si porta via suo marito. Cody terrorizzato dall’Uomo Cancro che lo perseguita non vuole più dormire. Jessie per aiutarlo decide di scavare nel suo passato…

    Film consigliato. L’avete già visto? Che ne pensate?

     

  • Come riciclare le uova di Pasqua

    Come riciclare le uova di Pasqua

    Come riciclare le uova di Pasqua - CopyBloggerCome riciclare le uova di Pasqua: avete ancora qualche avanzo? Capita sempre che non si riescano a smaltire subito e ne avanzi un po’, che fare? Se lo avete conservato bene è ancora buono e si può utilizzare.

    Come riciclare le uova di Pasqua: idee

    Mi viene in mente che si potrebbe preparare un’ottima torta con cioccolato e nocciole magari, o ancora dei cioccolatini (visto che è tempo di fragole perché non optare per delle fragole coperte di cioccolato?) o dei tortini dal cuore caldo che sono davvero veloci da preparare.

    Ottima la crostata, oppure un bell’abbinamento con la ricotta (per chi non ama il binomio ricotta e salato). Interessante anche il plumcake con un ripieno di cioccolato oppure il classico ciambellone.

    Anche il salame di cioccolato può essere un’ottima soluzione per sbarazzarsi degli avanzi delle uova pasquali. Bene anche le creme fredde per le giornate un po’ più calde.

    Come riciclare le uova di Pasqua: la ricetta

    Ecco una ricetta interessante per riciclare le uova di cioccolato: i muffin.

    Sono sempre un dolce gradito, ottimi per la colazione ma anche per la merenda.

    Vediamo come prepararli.

    Come riciclare le uova di Pasqua - CopyBloggerIngredienti:

    • 230 gr di farina
    • 125 gr di zucchero
    • 70 gr di burro
    • 200 gr di yogurt alla vaniglia
    • 1 bustina di lievito per dolci
    • 1 bustina di vanillina
    • 2 uova
    • 200 gr di cioccolato

    Preparazione:

    In un recipiente lavorare burro, uova e zucchero fino a che non si otterrà un composto omogeneo e spumoso. Aggiungere a pioggia farina, lievito e vanillina (usate un colino così che non si formino dei grumi). Continuare a lavorare finché l’impasto non è omogeneo.

    Aggiungere lo yogurt e lavorare finché l’impasto non è liscio e compatto. Infine aggiungere il cioccolato spezzettato.

    Prendere gli stampini, imburrarli e riempirli per 3/4 della loro altezza. Infornare a 180°C per 20 minuti.

    Sfornare ed attendere che si freddino.

  • Carpa al forno: ricetta facile e gustosa

    Carpa al forno: ricetta facile e gustosa

    Carpa al forno: ricetta facile e gustosa - CopyBloggerCarpa al forno: ricetta facile e gustosa per preparare un buon piatto di pesce.

    Che siate pescatori di fiume o di pescheria, se non avete mai incontrato una carpa non sapete che vi perdete.

    Ma se il vostro compagno/a torna a casa con questa bella preda, o il vostro pescivendolo vi tenta e voi decidete di provarla, ci vuole una ricetta giusta.

    Carpa al forno: ingredienti

    Trattasi di ricetta semplice e sfiziosa, ideale per tutta la famiglia.

    Ingredienti:

    • 1 carpa da 1 kg o su per giù
    • prezzemolo fresco
    • uno spicchio d’aglio
    • 1 bicchiere scarso di vino bianco secco
    • 1 cipolla
    • 4 patate medie
    • sale e pepe
    • olio extravergine d’oliva

    Carpa al forno: come prepararla

    Per prima cosa pulire la carpa: privatela delle squame passandovi sopra un pelapatate sotto il getto d’acqua. Togliere le pinne, aprire il ventre ed estrarne le interiora, infine sollevare le branchie e togliere quello che c’è dentro.

    Carpa al forno: ricetta facile e gustosa - CopyBloggerPer eliminarla, o se l’avete pesca per levarle quel vago gusto fangoso, tenetela a bagno nel vino bianco per due ore circa.

    Prendere una teglia e foderarla con carta di alluminio, ungere con olio di oliva, porre all’interno la carpa.

    Affettare sottilmente la cipolla e le patate, disporre sul pesce. Tritare aglio e prezzemolo ed aggiungerli, unire infine il vino bianco un pizzico di sale e pepe (se non ci sono bambini).

    Cuocere in forno a 200° per un’oretta, aggiungere ogni tanto poco brodo di pesce o acqua.

    A cottura ultimata rimuovere l’alluminio e lasciare che il pesce s’insaporisca per 15 minuti a forno spento.

    Volendo nella ricetta potete aggiungere olive nere e pomodorini tagliati a metà se è di vostro gusto. Il segreto di questo piatto? Scegliere un ottimo vino, che fa la differenza. Se acquistate un vino annacquato o scadente il sapore non sarà lo stesso.

    Consigli per l’acquisto: quando comprate un qualsiasi pesce assicuratevi che le branchie siano rosse, l’occhio lucido ed il colore delle squame lucente, un pesce opaco o molliccio è da scartare.

    Che ne pensate della nostra ricetta?